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Treviso, al via la “zona rossa” in centro: stretta su sicurezza e controlli

Dal 26 maggio per 40 giorni limitazioni nell’area tra via Roma e la stazione ferroviaria

controllo velocità polizia a verona

Le forze dell'ordine al lavoro

A partire da lunedì 26 maggio, nella città di Treviso entrerà in vigore una “zona rossa” sperimentale, pensata per rafforzare la sicurezza urbana in una delle aree più sensibili del centro. Il provvedimento, che durerà 40 giorni, interesserà il quadrante compreso tra via Roma e la stazione dei treni, includendo anche l’area degli autobus e diverse vie del centro storico.

La decisione è frutto di un incontro operativo in Prefettura, tenutosi oggi 20 maggio, presieduto dal prefetto Angelo Sidoti. Presenti al tavolo anche il sindaco Mario Conte, i vertici delle forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia locale) e i rappresentanti delle associazioni di categoria dei commercianti. L’obiettivo comune è quello di prevenire episodi di degrado, aumentare i controlli e migliorare la percezione di sicurezza tra cittadini, turisti e operatori economici.

L’area interessata

Il perimetro della zona rossa include punti nevralgici della città:

  • Stazione ferroviaria e autostazione

  • Piazzale Duca d’Aosta, viale Alcide De Gasperi

  • Via Lungosile Mattei, Riviera Santa Margherita

  • Via Reggimento Italia Libera, via Fratelli Bandiera

  • Il Largo di Porta Altinia, via Roma, via Orioli, via Tommaso da Modena, via Girolamo da Treviso, via Giustinian Recanati, via Pietro di Dante e via Dandolo.

Una zona ampia, identificata per l’alta frequentazione e la presenza di attività commerciali, che verrà monitorata con un rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine, controlli mirati, e possibili limitazioni di accesso in base alle esigenze operative.

Il provvedimento non prevede un vero e proprio blocco ma mira a prevenire fenomeni di microcriminalità, aumentare la vigilanza su situazioni a rischio, e migliorare la convivenza civile. I commercianti, coinvolti attivamente nella discussione, si sono detti favorevoli alla misura, nella speranza che contribuisca a rilanciare l’attrattività e la vivibilità dell’area.

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