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Verona: 10 milioni per la sicurezza stradale

Investiti più della metà degli incassi da violazioni al Codice della Strada nel 2024

 Verona: 10 milioni per la sicurezza stradale

Foto di repertorio

Oltre 10,7 milioni di euro ricavati dalle sanzioni per infrazioni al Codice della Strada nel 2024 saranno reinvestiti dal Comune di Verona in opere di manutenzione stradale, segnaletica e sicurezza urbana. A comunicarlo è Palazzo Barbieri, che conferma una scelta politica chiara: utilizzare ben più del 50% minimo previsto per legge di quanto incassato tramite multe per migliorare la viabilità cittadina e ridurre gli incidenti.

Su un totale di 17.355.995 euro incassati nel corso dell’anno, 7,8 milioni sono stati stanziati per la sistemazione del manto stradale e delle barriere, mentre 2,96 milioni andranno alla riqualificazione della segnaletica verticale e orizzontale. A questi si aggiungono 3 milioni di euro per l’illuminazione pubblica, con interventi mirati ad aumentare la visibilità e quindi la sicurezza in alcuni tratti critici della città.

L’assessore al Bilancio Michele Bertucco ha sottolineato come l’articolo 208 del Codice della Strada obblighi i Comuni a destinare almeno la metà dei proventi da sanzioni a interventi di sicurezza e manutenzione stradale. 

Parallelamente, l’Amministrazione ha investito parte delle risorse nel rafforzamento del personale di polizia locale, con l’assunzione di 15 agenti a tempo determinato, e nel potenziamento della centrale operativa. Inoltre, sono stati previsti fondi specifici per la tutela degli utenti deboli della strada, come pedoni, ciclisti, bambini e anziani.

Attualmente, Verona dispone di un solo autovelox fisso, collocato sulla bretella T9 nei pressi della galleria di San Massimo, installato nel 2019 dopo l’aumento di incidenti – anche mortali – in quel tratto. Il resto del controllo sulla velocità è svolto con postazioni mobili, sempre segnalate preventivamente alla cittadinanza.

Il piano di utilizzo dei fondi, già iscritto nel bilancio 2025, risponde anche all’obbligo previsto dall’articolo 142 del Codice della Strada, che richiede di reinvestire interamente gli incassi derivanti da violazioni per eccesso di velocità in azioni di sicurezza stradale.

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