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Ambiente e territorio
21.05.2025 - 17:45
Bressa in visita al Parco Agropaesaggistico del Basso Isonzo
Un importante passo avanti per la valorizzazione dell’agricoltura urbana è stato compiuto con la realizzazione dello sviluppo del Parco Agro-Paesaggistico del Basso Isonzo, che si estende su una superficie di 18.000 metri quadrati. I nuovi viali interni e i campi riorganizzati secondo criteri agroecologici sono stati ufficialmente inaugurati, accompagnati dalla messa a dimora di ben 400 tra alberi e piante, a favore della biodiversità e del paesaggio.
Il cuore dell’intervento si trova tra il Campo dei Girasoli di via Bainsizza e la casa colonica in disuso "Casa Bortolami", dove su 1,8 ettari di terreno sono stati creati quattro appezzamenti agricoli con la storica sistemazione "a cavino" o "alla padovana". Si tratta di una tecnica tradizionale della pianura veneta, che prevede canaletti di scolo ai margini dei campi, fondamentale per la gestione idraulica e la fertilità del suolo.
I lavori, curati dalla ditta Vite Verde srls e finanziati dalla Fondazione Cariparo con un contributo di 250.000 euro, hanno unito il sapere agricolo tradizionale con le moderne pratiche agroecologiche. Gli obiettivi sono molteplici: dal miglioramento della qualità dell’acqua alla riduzione dell’erosione, dall’aumento della capacità di assorbimento del carbonio alla rigenerazione del paesaggio. Tra gli interventi effettuati spiccano la sistemazione dei fossati, la potatura delle siepi, la creazione dei percorsi pedonali e la piantumazione di siepi mellifere, piantine forestali e filari di vite maritata.
Quest’ultima, una tecnica antica che utilizza alberi come sostegno per la vite anziché strutture artificiali, è tornata protagonista nel parco con 96 alberi di cinque specie diverse e 150 viti appartenenti a sette varietà antiche. Una scelta che rafforza l’identità agroforestale dell’area, oggi coltivata prevalentemente a farro e concessa dal Comune di Padova per favorire l’agricoltura di prossimità.
Il progetto rappresenta anche un tassello fondamentale verso il recupero della Casa Bortolami, destinata a diventare la prima Urban Farm pubblica della città. Il relativo studio di fattibilità è già stato finanziato, aprendo la strada al restauro di un edificio rurale di valore storico e architettonico.
“Il Parco Agropaesaggistico del Basso Isonzo è sempre più una realtà – ha dichiarato Antonio Bressa, assessore al Verde, Parchi e Agricoltura Urbana –. Dopo l’acquisizione dei terreni Ex Aspiag e l’avvio delle coltivazioni secondo il masterplan, stiamo restituendo alla città un’area verde viva e produttiva, punto di riferimento per la sperimentazione agroecologica e l’incontro con la natura”.
Soddisfazione anche da parte di Enrico Del Sole, consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo: “Siamo in un’area agricola urbana straordinaria. Sostenere questi progetti significa investire nella qualità della vita, nella sostenibilità e nella formazione delle nuove generazioni”.
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