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22.05.2025 - 11:34
Valle Imperina
Il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi rilancia l’impegno per la tutela e valorizzazione di Valle Imperina, uno dei siti di archeologia mineraria più significativi delle Alpi italiane. Grazie a un finanziamento complessivo di quasi un milione di euro, il Comune di Rivamonte Agordino potrà avviare un nuovo ciclo di interventi mirati alla conservazione e alla manutenzione del complesso storico.
Negli ultimi anni, grazie alla collaborazione tra Parco, Comune e Unione Montana Agordina, l’intera area è stata oggetto di una vasta operazione di recupero che ha riportato in vita forni fusori, edifici di servizio, la centrale idroelettrica storica e una parte delle antiche gallerie, oggi visitabili.
A questi interventi si aggiungono ora due nuovi stanziamenti: 30.000 euro per il rifacimento di staccionate lungo i percorsi del sito e, soprattutto, 940.000 euro per il restauro delle storiche murature a secco, un’opera importante che verrà portata avanti dal Comune entro il 2026.
Il valore dell’intervento non è solo funzionale, ma anche simbolico. L’arte dei muretti a secco, dal 2018 Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO, unisce otto Paesi europei – tra cui l’Italia – in una tradizione millenaria di architettura rurale. Il loro recupero, all’interno di un Parco Nazionale che è anch’esso patrimonio UNESCO, rappresenta un’importante sinergia tra natura, storia e cultura.
Obiettivo 2026: un sito sempre più centrale per il turismo culturale
Il Parco e le istituzioni locali guardano a Valle Imperina come a un modello di valorizzazione sostenibile. L’obiettivo è consolidare il suo ruolo non solo come testimonianza storica, ma come destinazione turistica in crescita, capace di attrarre visitatori, studenti e appassionati di archeologia industriale da tutta Europa.
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