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Lotta alle mafie
22.05.2025 - 17:50
Il deputato della Lega Erik Pretto
“Un paradosso che non possiamo più ignorare”. Così il deputato della Lega Erik Pretto, coordinatore del Comitato sui beni sequestrati e confiscati della Commissione parlamentare Antimafia, ha commentato la situazione attuale riguardante i fondi destinati al riutilizzo dei beni confiscati alle mafie.
Secondo Pretto, regioni come il Veneto – così come altre aree del Nord – dispongono di numerosi beni confiscati che potrebbero essere destinati a progetti sociali innovativi e di valore. Tuttavia, mancano le risorse per metterli a frutto. “Le idee non mancano”, ha dichiarato il deputato, “ma mancano i fondi per realizzarle”.
Al contrario, nel Mezzogiorno, dove i fondi non sono un problema, si fatica a spenderli efficacemente. Lo dimostra, sottolinea Pretto, la necessità di nominare un Commissario straordinario per gestire circa 300 milioni di euro previsti dal PNRR, interamente destinati a beni situati nelle Regioni meridionali.
Durante un’audizione alla Camera, il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, insieme a Bruno Pigozzo, coordinatore dell’Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata, ha presentato esempi concreti del potenziale inespresso nel territorio veneto.
Pretto propone quindi un riequilibrio del sistema, che non significhi sottrarre risorse al Sud, ma correggere l’attuale squilibrio. Una delle soluzioni suggerite è quella di rivedere i criteri di distribuzione delle risorse del Fondo Unico Giustizia (FUG), destinando i fondi in base alla qualità dei progetti proposti, in particolare dagli enti locali, e non solo in base alla localizzazione geografica.
“Le risorse confiscate alle mafie devono servire l’intero Paese”, ha concluso Pretto, “e aiutare a costruire modelli virtuosi di riutilizzo sociale, ovunque ce ne sia la possibilità concreta”.
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