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Borgo Piave ritrova la sua anima fluviale: inaugurato il Museo degli Zattieri e del Porto

Nel cuore storico di Belluno nasce un nuovo spazio della memoria

Borgo Piave riscopre la sua storia e lo fa nel modo più autentico: aprendo le porte di un museo dedicato al suo passato fluviale. Sabato scorso, all’interno dello storico Palazzo Doglioni in via dei Molini, è stato ufficialmente inaugurato il Museo del porto fluviale e degli Zattieri, nuovo presidio della memoria collettiva e testimonianza viva di un’identità profondamente radicata nel fiume.

Il museo, visitabile ogni quarta domenica del mese in concomitanza con il Museo delle Maschere Dolomitiche di Gianluigi Secco, custodisce strumenti, documenti, fotografie e testimonianze che raccontano l’epopea dei zattieri, gli antichi trasportatori fluviali del legname. Un ruolo centrale nella cerimonia d’apertura l’ha avuto la famiglia Marchetti, discendente diretta di una dinastia di zattieri attiva da almeno quattro secoli a Borgo Piave, presente con Giuseppe, Ivan e Tiziana.

Tra i reperti esposti spicca il modello originale di zattera costruito circa 150 anni fa da Bepi “Gal” Marchetti, rientrato a Borgo Piave dopo decenni nei magazzini del Museo Civico di Belluno. Accanto a esso, strumenti di lavoro, abiti tradizionali, fotografie storiche – come quella della rievocazione del 1951 – e oggetti donati da famiglie del territorio che hanno contribuito a tramandare una memoria altrimenti destinata a perdersi.

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