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Verso le Olimpiadi
23.05.2025 - 13:00
L'arena di Verona
In preparazione alle cerimonie di chiusura delle Olimpiadi Invernali e di apertura delle Paralimpiadi Milano-Cortina 2026, la città di Verona si trasforma in un cantiere di storia e inclusività. All’Arena, simbolo millenario della città, si stanno infatti svolgendo importanti lavori per migliorare l’accessibilità del monumento, con la realizzazione di un ascensore destinato a consentire anche alle persone con disabilità motorie l’accesso al piano superiore.
Fulcro di questa trasformazione è l’arcovolo 65, dove, dalla fine di febbraio, è in corso un intervento di scavo archeologico diretto dalla Soprintendenza ABAP di Verona, Rovigo e Vicenza, in collaborazione con il Comune di Verona, la Fondazione Arena e la società cooperativa P.E.T.R.A. I lavori, promossi dalla Società Infrastrutture Milano Cortina 2020–2026 S.p.A. (SIMICO), stanno restituendo informazioni preziose sull’evoluzione strutturale e funzionale dell’Arena, in particolare grazie alla scoperta di una bottega vetraria tardo-antica che testimonia un uso artigianale e produttivo del monumento in epoche successive alla sua costruzione.
Secondo il Soprintendente Andrea Rosignoli, la presenza di fornaci per il riciclo del vetro rappresenta «una pagina molto interessante della storia dell’anfiteatro» e dimostra come l’Arena continui ad essere una «riserva eccezionale di dati archeologici». Per valorizzare questo patrimonio, il 28 maggio l’arcovolo 65 sarà aperto eccezionalmente al pubblico, con visite guidate tra le 16 e le 19 (su prenotazione via Eventbrite) e una conferenza stampa al mattino che vedrà la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni coinvolte.
L’iniziativa rientra nel Piano di Valorizzazione 2025 del Ministero della Cultura e punta a coniugare scienza, cittadinanza attiva e inclusività. «Il cantiere dell’ascensore – commenta la vicesindaca e assessora Barbara Bissoli – ha portato alla luce un frammento prezioso del nostro passato, che conferma l’Arena non solo come simbolo storico ma anche come motore culturale ed economico per la città».
Soddisfazione anche da parte della Sovrintendente della Fondazione Arena, Cecilia Gasdia: «Nonostante i preparativi complessi del Festival lirico e la convivenza con i cantieri olimpici, vogliamo che i cittadini vedano con i propri occhi il valore delle scoperte fatte».
Per l’Amministratore Delegato di SIMICO, architetto Fabio Saldini, il progetto rappresenta «un atto di civiltà prima ancora che un intervento architettonico. L’accessibilità universale dell’Arena sarà l’eredità concreta dei Giochi 2026, ma anche l’occasione per condividere nuova conoscenza con tutti».
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