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Da Padova a Seul: il viaggio di Lucrezia Maso

Dieci anni di social media, sport e relazioni prima di volare in Corea del Sud per inseguire un nuovo sogno culturale e professionale

Lucrezia Maso, social media manager storica del club veneto

Lucrezia Maso, social media manager storica del club veneto

Dieci anni dietro le quinte di Pallavolo Padova, una crescita personale e professionale costruita un post alla volta, e ora un nuovo inizio dall’altra parte del mondo. Lucrezia Maso, social media manager storica del club veneto, racconta in un’intervista il suo percorso tra passione, innovazione e appartenenza, e l’inizio di una nuova avventura in Corea del Sud.

Tutto è cominciato nel 2014, quando Lucrezia, allora studentessa di giornalismo all’Università di Parma, invia il suo curriculum a diverse squadre italiane di pallavolo. L’unica risposta, arrivata per un colpo di fortuna direttamente dalla casella spam, fu proprio quella di Pallavolo Padova. "Potrei dire che è stato il destino", racconta con un sorriso. Da quel tirocinio è nata una carriera che l’ha vista trasformare una piccola pagina Instagram in una realtà comunicativa di riferimento per il club.

"Quando sono arrivata, i social erano appena agli inizi. Ho avuto la libertà di sperimentare, creare, crescere. Mi hanno dato fiducia, e io l’ho ripagata con passione", spiega. Nel tempo, Lucrezia ha costruito molto più che piani editoriali: ha creato legami, come quello con Fabio Balaso, oggi libero della nazionale, e momenti memorabili, come il "rapimento" del cartonato di Bruno durante una Final Four, episodio che scatenò un simpatico scambio social con Modena Volley.

Dietro ogni contenuto, una squadra. "Come in campo, anche nel nostro lavoro serve fiducia reciproca. Ognuno ha il suo ruolo, ma il risultato si costruisce insieme", riflette. E se oggi Lucrezia si trova a Seul per seguire la sua passione per la cultura coreana, è proprio grazie a questo bagaglio di esperienze che sente di poter affrontare una nuova sfida. "Pallavolo Padova mi ha dato gli strumenti per essere una professionista completa", afferma.

Il futuro della comunicazione sportiva, secondo lei, sarà sempre più legato all’intrattenimento: "Lo sport è diventato spettacolo, i social lo raccontano al di là del risultato. Anche le sconfitte possono generare engagement se comunicate con intelligenza e umanità".

A chi sogna di lavorare nello sport, Lucrezia lascia un messaggio chiaro: "Serve passione. Le competenze si imparano, ma senza cuore non si va lontano".

E se dovesse riassumere tutto con una sola frase? "Sogno realizzato. Amicizie. Un’esperienza che porterò con me per sempre".

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