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Sostegno alle famiglie

Chioggia cambia modello per i centri estivi

Famiglie bisognose e bambini disabili al centro del progetto proposto dall'assessore Marangon

L’Assessore alle Politiche Sociali, Sandro Marangon

L’Assessore alle Politiche Sociali, Sandro Marangon

Un cambiamento sostanziale nella gestione dei centri estivi prende forma a Chioggia. L’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Armelao, ha introdotto un nuovo modello che supera la formula adottata negli anni precedenti. A illustrare i dettagli della novità è l’Assessore alle Politiche Sociali, Sandro Marangon, intervenuto per chiarire le ragioni della svolta e rispondere alle polemiche sollevate da alcune famiglie e realtà del territorio.

Fino al 2024, l’organizzazione dei centri estivi era affidata a due enti del terzo settore, con un costo medio di 200 euro per bambino, per un servizio mattutino senza mensa e con una copertura limitata a circa 250 iscritti. Il sistema, seppur collaudato, mostrava segni di rigidità e soprattutto escludeva ogni valutazione del reddito familiare, rendendo il servizio poco accessibile per le fasce più fragili della popolazione.

La nuova formula prevede invece l’erogazione di un contributo economico di 100 euro per ciascun minore tra i 3 e i 14 anni con ISEE non superiore a 15.000 euro, residente a Chioggia. Il fondo comunale resta invariato rispetto allo scorso anno ma sarà distribuito direttamente alle famiglie, le quali potranno così scegliere liberamente il centro estivo più adatto alle proprie esigenze. «Una misura concreta – ha dichiarato Marangon – che si inserisce nella linea d’intervento dell’Amministrazione: sostenere le famiglie e garantire ai bambini momenti di crescita, gioco e socializzazione».

Tra gli elementi centrali del nuovo piano figura l’attenzione verso i minori con disabilità. In sinergia con l’ULSS, sarà garantita la presenza di operatori socio-sanitari anche nei centri estivi scelti dalle famiglie, per un massimo di otto settimane. Un intervento fondamentale per assicurare pari opportunità e continuità educativa anche durante il periodo estivo.

I centri estivi comunali saranno attivi in vari plessi scolastici, replicando l’offerta dello scorso anno e ampliandola con nuove strutture in fase di definizione. A questi si aggiungono numerose iniziative private, con tariffe a partire da 120 euro per quattro settimane. Il Comune punta inoltre a incentivare la qualità attraverso un futuro sistema di accreditamento, previsto dal 2026, che premierà i gestori più qualificati con ulteriori agevolazioni.

«Ogni riforma ha bisogno di tempo per essere compresa e rodata», ha ammesso Marangon. L’Amministrazione valuterà i risultati del nuovo modello al termine dell’estate, pronta ad apportare correttivi per migliorare ulteriormente il servizio. Il modello, già adottato da altre realtà come Padova e Mirano, si propone come un’alternativa flessibile ed equa alla gestione diretta comunale, riconoscendo l’importanza di sostenere le famiglie con strumenti mirati.

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