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Edilizia artigiana, firmato il nuovo contratto: aumenti immediati e investimenti sulla sicurezza

Più tutele, retribuzioni maggiorate, formazione per lavoratori e imprese

Edilizia artigiana, firmato il nuovo contratto: aumenti immediati e investimenti sulla sicurezza

Foto di repertorio

Più salario, più sicurezza e più formazione. È il cuore del nuovo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro per le imprese artigiane del comparto edile, firmato lo scorso 20 maggio da Confartigianato, insieme alle sigle sindacali Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil. Il contratto sarà valido fino al 30 settembre 2028 e interessa oltre 50mila aziende e 400mila lavoratori in tutta Italia, 1.400 delle quali nella sola provincia di Treviso.

Subito aumenti in busta paga

L’accordo stabilisce un incremento retributivo progressivo che, a regime, porterà 231,40 euro lordi in più per un operaio specializzato (+18%). La prima tranche sarà già visibile nelle buste paga di maggio 2025. La paga minima oraria salirà a 13 euro per l’operaio specializzato e a 11 euro per un operaio al primo impiego. Previsti inoltre 20 euro netti al giorno per le trasferte, con aumenti in base alla distanza.

Capitale umano al centro

In un contesto segnato dalla fine dei bonus edilizi e dal progressivo invecchiamento della forza lavoro (l’età media in provincia di Treviso è di 48 anni), il contratto punta sull’investimento formativo. Le imprese potranno accedere a corsi professionali e strumenti offerti dalla bilateralità edile (Edilcassa Veneto e Sicuform Veneto), con l’obiettivo di migliorare le competenze tecniche e la sicurezza in cantiere.

Più inclusione per i lavoratori stranieri

Un’innovazione significativa del nuovo CCNL è l’introduzione di corsi di alfabetizzazione in italiano per i neoassunti stranieri, che rappresentano il 59% degli operai del settore in provincia. Inoltre, il 32% delle imprese è guidato da titolari di origine estera, provenienti soprattutto da Romania, Kosovo, Albania, Marocco e Moldavia.

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