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Diritti civili
27.05.2025 - 13:18
Foto di repertorio
Il Ministero dell’Interno, tramite l’Avvocatura dello Stato, mantiene la linea dura contro il riconoscimento della maternità intenzionale nelle coppie omogenitoriali. Anche dopo la recente sentenza della Corte Costituzionale – che ha dichiarato incostituzionale la normativa che impediva il riconoscimento del doppio cognome per i figli delle coppie di donne – il Viminale non ha ritirato i ricorsi per la cancellazione dei cognomi delle madri intenzionali dagli atti anagrafici.
La questione è tornata al centro del dibattito ieri, 26 maggio, in Corte d’Appello a Venezia, dove si è discusso il caso di 39 coppie di madri con figli nati da fecondazione assistita all’estero, già al centro di un precedente pronunciamento del Tribunale di Padova nel marzo 2024. In quell’occasione i ricorsi del Ministero e della Procura erano stati dichiarati inammissibili.
Durante l’udienza d’appello, la Procura ha comunicato la sua intenzione di adeguarsi alla sentenza della Consulta, rinunciando formalmente alle impugnazioni. Diversa la posizione dell’Avvocatura dello Stato, che ha confermato la volontà del Ministero dell’Interno di proseguire nei ricorsi, sostenendo che – in assenza di indicazioni specifiche da parte del ministro Piantedosi – non vi siano le condizioni per un ritiro.
La decisione del Collegio giudicante è attesa nelle prossime settimane.
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