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Prevenzione oncologica in Ulss 2: mammografie in aumento ma una donna su quattro resta fuori dal controllo

Screening al 73% per il tumore al seno, ma l’appello del direttore generale Benazzi si rivolge soprattutto agli uomini:

Prevenzione oncologica in Ulss 2: mammografie in aumento ma una donna su quattro resta fuori dal controllo

Foto di repertorio

La prevenzione salva vite, ma non tutti rispondono all’appello. Nel territorio dell’Ulss 2, lo scorso anno sono state effettuate 50 mila mammografie gratuite per lo screening del tumore al seno, con un’adesione del 73%. Tuttavia, resta preoccupante il fatto che una donna su quattro non si sottoponga ai controlli, compromettendo la possibilità di diagnosi precoce.

Il direttore generale dell’azienda sanitaria, Francesco Benazzi, sottolinea la necessità di mantenere alta l’attenzione, soprattutto verso la popolazione maschile della Marca, spesso meno incline a partecipare agli screening, in particolare per il cancro del colon-retto, che coinvolge entrambi i sessi.

I dati del 2024 mostrano che il 69% dei residenti tra i 50 e i 74 anni ha partecipato ai controlli per il tumore al colon, ma il coinvolgimento maschile è ancora insufficiente. Questo tipo di tumore rappresenta il terzo più frequente tra gli uomini, dopo polmone e prostata, e il secondo più diffuso tra le donne, dopo il tumore al seno. Grazie agli screening, sono stati individuati 59 casi di carcinoma e 587 lesioni precancerose da trattare.

Per quanto riguarda il tumore della cervice uterina, l’adesione al pap-test raggiunge l’86%, con l’Ulss 2 tra le prime cinque realtà italiane per efficacia del programma di prevenzione. Il test è offerto gratuitamente alle donne tra i 25 e i 64 anni, con cadenza triennale.

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