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Riviera del Brenta, boom di richieste per il fotovoltaico e comunità energetiche in crescita

Impianti green e nuove CER: l’artigianato locale guida la transizione energetica

Riviera del Brenta, boom di richieste per il fotovoltaico e comunità energetiche in crescita

Foto di repertorio

La transizione energetica non è più solo una prospettiva: in Riviera del Brenta è diventata realtà concreta. A testimoniarlo è il vero e proprio boom di investimenti in impianti a energia rinnovabile, soprattutto fotovoltaici, che coinvolge centinaia di imprese artigiane locali. Si contano, secondo le stime dell’Associazione Artigiani Piccola e Media Impresa della Città della Riviera del Brenta, oltre 200 nuove richieste l’anno solo nel comparto installazioni, un trend in netta crescita che coinvolge sia aziende che privati.

A fare il punto sono Andrea Bernardi, responsabile della categoria impiantisti dell’Associazione, e Giorgio Chinellato, segretario generale. Nella zona dei 10 comuni del comprensorio, operano oltre un centinaio di aziende associate nel settore impianti. “Siamo di fronte a una fase di forte evoluzione – spiega Bernardi –. Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) stanno iniziando a prendere forma grazie alla rete delle cabine primarie che servono aree geografiche ben definite”.

Le CER, strutture cooperative in cui cittadini, imprese e istituzioni condividono energia pulita prodotta localmente, rappresentano una svolta non solo ambientale ma anche economica. “Non solo permettono un risparmio diretto – prosegue Bernardi – ma offrono l’opportunità di vendere sul mercato il surplus di energia generato. Stiamo avviando collaborazioni con enti pubblici per la gestione energetica di immobili destinati all’edilizia popolare”.

A trainare la domanda resta il fotovoltaico. “Il Superbonus 110% ha fatto da detonatore – continua Bernardi – ma anche dopo la fine di quegli incentivi, l’interesse non si è mai spento. Oggi registriamo circa tre nuove richieste a settimana per l’installazione di impianti”.

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