Scopri tutti gli eventi
Rischio ambientale
29.05.2025 - 12:16
Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale del Veneto
Due nuovi impianti per la gestione dei rifiuti, proposti da soggetti privati e localizzati nella stessa area tra i comuni di Loreo e Adria, stanno sollevando un’ondata di preoccupazione tra cittadini, comitati locali e rappresentanti istituzionali. A farsi portavoce delle criticità è Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale del Veneto, che accende i riflettori su un caso destinato a far discutere.
“Parliamo di due strutture – spiega Baldin – un inceneritore per fanghi e uno stabilimento per la raccolta dei rifiuti, previsti a brevissima distanza l’uno dall’altro, in un’area limitata e vicina ai centri abitati. Come si può pensare che una tale concentrazione non abbia impatti sulla salute pubblica e sull’ambiente?”, si chiede la consigliera regionale, che ha presentato un’interrogazione alla Giunta Zaia sollecitata anche da Elena Suman, referente polesana del Movimento.
Secondo Baldin, la Regione dovrebbe chiarire se intende procedere con valutazioni ambientali distinte per i due Comuni coinvolti, oppure affrontare la questione con una visione d’insieme, considerato che le ripercussioni si estenderebbero fino al Parco del Delta del Po, area naturalistica protetta e importante attrattiva turistica. “È fondamentale coinvolgere anche la Provincia di Rovigo e l’ARPAV – aggiunge – per costruire una programmazione condivisa delle attività produttive in un territorio delicato, ricco di biodiversità e di comunità che rischiano un deprezzamento economico e ambientale”.
La preoccupazione non è nuova: già in passato i comitati civici e alcune amministrazioni locali, come Porto Viro, avevano espresso contrarietà rispetto ai progetti, temendo un progressivo degrado del Basso Polesine. “Non possiamo permettere che questa terra diventi la pattumiera del Veneto meridionale – avverte Baldin –. Se entrambi gli impianti venissero approvati, si configurerebbe un pericoloso mix di emissioni, cattivi odori e rischio ambientale. Un modello industriale vecchio, che altrove è già stato superato”.
In una precedente interrogazione, depositata a dicembre 2024, Baldin aveva già chiesto chiarimenti sull’inceneritore di Loreo, ma – denuncia – “la Giunta non ha mai fornito una risposta ufficiale”. Intanto, i procedimenti amministrativi proseguono, con una prima Conferenza dei Servizi già svolta, nella quale, secondo Baldin, “non sono stati chiariti aspetti cruciali come la tipologia di rifiuti, la gestione delle acque meteoriche e il trattamento delle cisterne non recuperabili”.
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516