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Il Piano anti nutrie
29.05.2025 - 17:42
Cristiano Corazzari
Entra nel vivo il nuovo progetto regionale per il contenimento delle nutrie, specie invasiva che continua a causare gravi danni ambientali e agricoli in Veneto. Con la firma della convenzione tra Regione e Consorzi di Bonifica, si avvia un programma sperimentale triennale (2025-2027) dotato di un finanziamento complessivo di 1,5 milioni di euro, con 500mila euro stanziati per il primo anno.
L’iniziativa, presentata oggi a Mestre, prevede un’azione coordinata su tutto il territorio regionale, affidata ai Consorzi di Bonifica e alle Autorità di bacino, che gestiscono i corsi d’acqua interni. Grazie al loro presidio capillare e al rapporto diretto con gli agricoltori, questi enti diventano attori fondamentali nella lotta contro la nutria, che minaccia la stabilità degli argini e compromette la sicurezza idrogeologica, soprattutto in caso di eventi climatici estremi.
L’assessore regionale Cristiano Corazzari ha sottolineato l’importanza di questo intervento unitario: “Ogni anno vengono abbattute circa 60mila nutrie, ma il problema resta grave, soprattutto nelle province di Verona e Rovigo, dove i danni sono più consistenti. Con questo progetto vogliamo migliorare la gestione e l’efficacia del controllo della specie, coinvolgendo direttamente i Consorzi di Bonifica che avranno il compito di organizzare squadre di operatori, coordinare le operazioni con le forze di polizia e gestire lo smaltimento delle carcasse.”
Una novità significativa riguarda l’introduzione di incentivi economici per gli operatori volontari impegnati nel controllo: un rimborso chilometrico, copertura delle spese per le munizioni e un compenso di 3 euro per ogni nutria consegnata ai centri di stoccaggio, con premi per chi supererà le dieci catture a uscita. Saranno inoltre rimborsate spese assicurative, tasse sul porto d’armi, iscrizioni e dotazioni di sicurezza necessarie per svolgere l’attività.
“Questi contributi – ha aggiunto Corazzari – rappresentano un incentivo concreto per aumentare l’efficacia degli interventi sul territorio, valorizzando la conoscenza e la capillarità d’azione dei Consorzi di Bonifica, che operano su scala sovracomunale e hanno un rapporto diretto con gli agricoltori e le amministrazioni comunali.”
Il monitoraggio e la raccolta dati saranno affidati ad ANBI Veneto, che elaborerà periodicamente report per fotografare lo stato di avanzamento delle operazioni su scala regionale, consentendo un controllo puntuale e aggiornato del fenomeno.
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