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Adolescenti in crisi
02.06.2025 - 13:00
Foto di repertorio
In soli cinque anni, i numeri sono esplosi: nel Veneziano, gli adolescenti seguiti per disturbi psichici sono più che triplicati. Dai 450 casi del 2020 si è arrivati ai 1.415 del 2024, con un’ulteriore crescita già nei primi mesi del 2025. Un trend allarmante che fotografa una realtà in continua evoluzione e un disagio sempre più precoce.
A dare assistenza quotidiana a questi ragazzi è lo IAF (Infanzia, Adolescenza e Famiglia), servizio territoriale dell’Ulss 3 Serenissima, composto da un’équipe multidisciplinare quasi tutta al femminile: neuropsichiatre infantili, psicologhe, psicoterapeute, ginecologhe, assistenti sociali, logopediste e infermiere. Operano a Dolo, Mirano, Venezia e Chioggia, con un approccio integrato che spazia dalla prevenzione alla diagnosi, fino alla riabilitazione.
I nuovi disagi: smartphone, cibo e corpo
Le professioniste del servizio hanno segnalato un forte aumento dei casi tra i preadolescenti, in particolare nella fascia 12-14 anni. La neuropsichiatra Angelica Rampazzo, che dirige le sedi di Dolo, Mirano e Chioggia, ha evidenziato come tra i disturbi emergenti si riscontri frequentemente una forma di ansia legata alla separazione dallo smartphone, che porta con sé il timore di essere esclusi dalle esperienze condivise sui social. Un fenomeno conosciuto come nomofobia. All’interno dello stesso quadro, sono emerse anche altre ossessioni legate all’uso dei social, come l’ortoressia (la fissazione per il cibo sano e naturale), la vigoressia (il bisogno compulsivo di scolpire il proprio corpo in palestra) e la drunkoressia(l’abitudine di sostituire il cibo con l’alcol per ridurre le calorie).
Sintomi sempre più precoci
Anche Ilaria Festa, neuropsichiatra e responsabile del servizio per Venezia e terraferma, ha confermato che la crescita della domanda è continua e riguarda in particolare la fascia preadolescenziale. Ha segnalato che, nel primo quadrimestre del 2025, i giovanissimi già in carico sono stati 87, un numero raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo la dottoressa, questo rappresenta un chiaro segnale di una tendenza alla comparsa sempre più precoce dei sintomi legati a disturbi psichici.
I dati parlano chiaro: il 40% dei disturbi riguarda ansia e umore, spesso associati a isolamento sociale e uso eccessivo dei dispositivi elettronici. Un ulteriore 30% è rappresentato da disturbi della nutrizione, con un’esordio sempre più anticipato già a 12-13 anni. Il restante 30% si riferisce a problemi comportamentali che, con l’avanzare dell’adolescenza, possono sfociare in veri e propri disturbi della condotta.
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