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Artigianato in transizione: CNA rinnova i vertici e guarda al futuro

Nuova squadra per Padova e Rovigo, mentre le microimprese calano e crescono le sfide

MercatiNoale 2024: antichità, artigianato e sapori nel cuore della città

Foto di repertorio

In un momento di grandi cambiamenti per l’economia locale, CNA Padova e Rovigo volta pagina con il rinnovo dei rappresentanti di categoria. Figure nuove, ma radicate nel territorio e dentro le dinamiche quotidiane dell’artigianato, pronte a guidare i settori produttivi in un contesto che richiede visione, competenza e capacità di adattamento.

Dodici i nomi scelti per Padova, molti dei quali copriranno anche il territorio rodigino:

  • Laura Agostini (alimentaristi)

  • Giorgia Fortuni (autoriparatori)

  • Cedric Boniolo (comunicazione)

  • Fabrizio Biancato (costruzioni)

  • Daniele Donà (impiantisti)

  • Martina Prearo (legno)

  • Luca Bedendo (meccanica)

  • Patrizio Marcato (odontotecnici)

  • Wladi Rigato (tessile e moda)

  • Giuseppe Reffo (trasporto persone)

  • Valerio Marigo (trasporto merci)

  • Giancarla Tasso (benessere)

Un team trasversale che riflette la varietà e la forza del mondo artigiano, pronto ad affrontare una fase ricca di incognite ma anche di opportunità.

Calano le imprese, crescono gli addetti

L’artigianato rimane un pilastro dell’economia locale, ma i dati demografici segnalano una trasformazione profonda. In dieci anni, le imprese artigiane padovane sono diminuite del 12,1%, scendendo da 26.780 a 23.537. A pagare il prezzo più alto sono stati i trasporti (-26,9%), le attività produttive (-19,6%) e l’edilizia (-14,3%). L’unico comparto in crescita è quello dei servizi professionali (+25%), mentre i servizi alla persona tengono (+0,9%).

Tuttavia, aumentano gli addetti, segno di un rafforzamento delle realtà più strutturate. Le microimprese, che rappresentano circa il 90% del tessuto produttivo, faticano a tenere il passo, spesso ostacolate da burocrazia, difficoltà nell’accesso al credito e carenza di manodopera specializzata.

Eppure l’artigianato continua a giocare un ruolo fondamentale: costituisce il 73% delle imprese nelle costruzioni, il 68% nei servizi alla persona, il 63% nei trasporti e oltre il 64% nella produzione. Numeri che confermano il valore strategico del settore, ma impongono politiche di sostegno mirate e incisive.

Sguardo al domani

In attesa dell’elezione del nuovo presidente, in programma il 5 giugno, CNA prosegue con il suo percorso congressuale: 24 assemblee per rinnovare i vertici, ascoltare i territori e tracciare le priorità del futuro. La nuova rappresentanza è già al lavoro per offrire supporto concreto alle imprese, promuovendo un artigianato moderno, resiliente e capace di innovarsi senza perdere le proprie radici.

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