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Varata “Explorer”: nuova imbarcazione per la Polizia Lagunare al servizio della Laguna di Venezia

L’assessore Zuin: «Un nuovo inizio per la tutela delle acque e della città»

Varata “Explorer”: nuova imbarcazione per la Polizia Lagunare al servizio della Laguna di Venezia

Michele Zuin

In occasione della sesta edizione del Salone Nautico di Venezia, al Bacino di Carenaggio Medio dell’Arsenale è stato ufficialmente presentato "Explorer", il primo mezzo operativo destinato alla Polizia Lagunare, simbolo concreto dell’avvio delle attività della nuova Autorità per la Laguna di Venezia - Nuovo Magistrato alle Acque.

A rappresentare il Comune di Venezia durante l’inaugurazione è stato l’assessore al Trasporto pubblico locale e al Traffico acqueo, Michele Zuin, che ha sottolineato l’importanza strategica di questo nuovo capitolo: «Questa imbarcazione è il segnale tangibile di una ripartenza. Costruire da zero un ente, senza precedenti su cui basarsi, comporta inevitabilmente delle difficoltà. Ma oggi possiamo dire che un primo passo è stato fatto».

Un ente nuovo per una gestione cruciale

L’Autorità per la Laguna, guidata dal presidente Roberto Rossetto, è stata istituita con l’obiettivo di coordinare la gestione del sistema Mose e garantire una supervisione attiva delle acque lagunari. Nei mesi scorsi, il nuovo organismo ha lavorato per strutturarsi e rendersi operativo, raccogliendo il supporto di amministrazioni locali, enti statali e istituzioni tecniche.

«Explorer», oltre a rappresentare il primo mezzo varato a nome dell’Autorità, sarà un alleato prezioso per le forze di polizia impegnate quotidianamente nel controllo della laguna, in particolare contro i danni provocati dal moto ondoso, una delle minacce più gravi per l’integrità della città.

Un impegno concreto per proteggere Venezia

«Questo mezzo – ha proseguito Zuin – darà un contributo concreto nel contrastare le onde provocate dal traffico acqueo, un problema che mette costantemente a rischio la stabilità e la vivibilità di Venezia. Preservare la città è un dovere comune, e l’Autorità può rappresentare un punto di riferimento per un approccio più efficace e coordinato».

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