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Politiche assistenzialiste

Oltre 71 milioni dalla Regione per garantire la continuità dell’assistenza domiciliare

La Giunta del Veneto anticipa i fondi ministeriali per assicurare i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali: sostegno alle famiglie con persone disabili o non autosufficienti

L’assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin

L’assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin

La Regione Veneto ha compiuto un passo significativo per sostenere l’assistenza domiciliare alle persone non autosufficienti. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, ha approvato un provvedimento che assicura la continuità delle prestazioni sociali garantite dai Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS), nonostante i fondi ministeriali non siano ancora stati erogati.

“Da tempo – spiega l’assessore Lanzarin – abbiamo attivato questa misura che consente di fornire contributi alle persone con disabilità o non autosufficienti che vivono a domicilio. Si tratta di un sostegno economico per accedere a servizi e prestazioni personalizzate, fondamentali per la loro qualità della vita”.

Con un impegno economico pari a 71.456.000 euro, la Regione anticipa i finanziamenti previsti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, garantendo così continuità nell’erogazione dei servizi da parte delle Aziende ULSS e degli enti capofila dei territori sociali.

Le risorse serviranno a coprire diverse tipologie di Impegnative di Cura Domiciliare (ICD). Per le persone non autosufficienti si tratta delle ICD B, B Plus, M e Mgs. Per quelle con disabilità, invece, le tipologie interessate sono le ICD A, Sla, P e F. Quest’ultime, in presenza di disabilità gravissima, accedono anche al Fondo nazionale per la Non Autosufficienza.

“Con questo provvedimento – conclude Lanzarin – la Regione assicura assistenza senza interruzioni alle famiglie che ogni giorno si prendono cura di persone fragili, confermando il proprio impegno per una sanità vicina ai cittadini”.

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