Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Vittoria sindacale

Trasferita a 100km da casa dopo 30 anni di lavoro e con due figli a carico, il tribunale le da ragione

Annullato il trasferimento a Udine di una dipendente trevigiana dopo un anno di battaglia legale. Le avevano dato meno di due settimane di preavviso

I sindacalisti Nicole Chirici e Alberto Irone

I sindacalisti Nicole Chirici e Alberto Irone

Una lavoratrice trevigiana del settore della grande distribuzione organizzata ha vinto la sua battaglia legale contro un trasferimento ritenuto ingiusto e penalizzante. A stabilirlo è stata una recente sentenza del Tribunale di Treviso, che ha accolto il ricorso presentato dalla FILCAMS CGIL e patrocinato dagli avvocati Filippo Angonese e Carlo Maria Cavinato, annullando il trasferimento disposto da Pam Panorama.

I fatti risalgono a un anno fa, quando il 24 giugno 2024 la dipendente del punto vendita di viale della Repubblica a Treviso, assunta nel 1997, riceve la comunicazione del trasferimento alla sede di Udine in viale Palmanova, con decorrenza 8 luglio. L’azienda motiva la decisione con esigenze organizzative, ovvero la necessità di coprire il ruolo di capo reparto, già ricoperto dalla stessa lavoratrice.

Secondo la FILCAMS CGIL di Treviso, però, tale giustificazione non era sufficiente a supportare un provvedimento così impattante, aggravato da un preavviso molto breve e dall’oggettiva distanza tra le due sedi, superiore ai 100 chilometri, con significativi disagi in termini di tempo e costi. Inoltre, non erano state minimamente considerate le condizioni personali della lavoratrice: madre di due figli minori e già provata da una situazione di stress lavoro-correlato. Il sindacato ha anche ipotizzato una possibile finalità ritorsiva dietro la decisione aziendale, alla luce di precedenti provvedimenti disciplinari.

Il Tribunale ha dichiarato illegittimo il trasferimento, sottolineando come non vi fossero comprovate ragioni tecniche, organizzative o produttive a sostegno della misura. Il giudice ha inoltre rimarcato che la lavoratrice ha una famiglia stabilmente radicata a Treviso, con figli studenti in città, e che un pendolarismo quotidiano di oltre tre ore avrebbe reso insostenibile la gestione familiare e la conciliazione tra vita privata e lavoro.

Grande la soddisfazione della FILCAMS CGIL. “È una vittoria dei diritti del lavoratore, è una vittoria delle donne lavoratrici”, ha dichiarato Nicole Chirici, commentando il pronunciamento. “La nostra assistita potrà ora tornare a svolgere le sue mansioni nel punto vendita trevigiano, ma il periodo che ha vissuto è stato molto difficile”.

Un appello arriva anche dal segretario generale della FILCAMS CGIL di Treviso, Alberto Irone: “Invitiamo tutte le lavoratrici del commercio a non cedere a pressioni o soprusi e a rivolgersi al sindacato. Siamo pronti a difendere i loro diritti fino in fondo”.

Il Tribunale ha infine condannato Pam Panorama a farsi carico delle spese legali.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione