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Hyper Transfer: il Veneto inaugura la rivoluzione della mobilità ultraveloce con il primo test track tra Padova e Venezia

Presentato a Monaco di Baviera il progetto che ridurrà i tempi di viaggio e l’impatto ambientale grazie a capsule a levitazione magnetica, aprendo la strada a un sistema sostenibile e a zero emissioni

Zaia alla presentazione del progetto

Zaia alla presentazione del progetto

Il Veneto si conferma epicentro di un’innovazione che promette di rivoluzionare la mobilità: il sistema Hyper Transfer, basato su capsule a levitazione magnetica che viaggiano in condotti a bassa pressione, entrerà ora nella sua fase operativa con la realizzazione del primo test track sperimentale di circa 10 chilometri tra Padova e Venezia.

A ufficializzare il nuovo step del progetto è stato il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, durante il salone Transport Logistic 2025 di Monaco di Baviera. “Immaginate di viaggiare da Milano a Venezia in 15 minuti o da Berlino a Venezia in poco più di un’ora, in modo silenzioso, sostenibile e senza emissioni. Non è fantascienza, ma realtà grazie a Hyper Transfer, una tecnologia nata qui in Veneto e destinata a cambiare il modo di muoversi in Europa e non solo”, ha dichiarato Zaia.

Il progetto, nato da un accordo siglato il 16 marzo 2022 tra Regione Veneto, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Concessioni Autostradali Venete, coinvolge partner di spicco come Italferr - Gruppo Ferrovie dello Stato, l’Università di Padova, Webuild e Leonardo. Lo studio di fattibilità, confermato dall’Università e da Italferr, ha dimostrato che la tecnologia è pronta per essere testata su scala reale, con la costruzione del primo tracciato sperimentale.

Oltre alla riduzione drastica dei tempi di percorrenza, il sistema Hyper Transfer promette un abbattimento del rumore fino a 70 decibel e un consumo energetico inferiore del 60% rispetto all’aereo, con la capacità di produrre energia in eccesso grazie a pannelli fotovoltaici installati lungo il percorso.

“Questa non è un’infrastruttura per pochi, ma una soluzione di mobilità sostenibile e resiliente che potrà essere replicata anche in territori lontani, dai Paesi sviluppati a quelli in via di sviluppo,” ha aggiunto Zaia, sottolineando come il Veneto diventi laboratorio internazionale di innovazione infrastrutturale.

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