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Stop diesel Euro 5

Dal 20 ottobre stop ai diesel Euro 5 in Veneto: scattano le nuove restrizioni per la qualità dell’aria

L’assessore Bottacin annuncia il piano regionale e apre al dialogo con Roma per soluzioni meno impattanti sui cittadini

Dal 20 ottobre stop ai diesel Euro 5 in Veneto: scattano le nuove restrizioni per la qualità dell’aria

Foto di repertorio

Il Veneto si prepara a un ulteriore passo verso la riduzione dell’inquinamento atmosferico: dal prossimo 20 ottobre 2025 entrerà in vigore il divieto di circolazione per i veicoli diesel Euro 5 (immatricolati tra il 2009 e il 2015) durante la fascia oraria 8-18 dal lunedì al venerdì, nei mesi da ottobre ad aprile, estendendosi anche ai periodi di allerta arancione e rossa. La misura è prevista dal Decreto Legislativo 121/2023, che interessa tutte le Regioni del Bacino Padano, e inserita nel Piano Regionale per la Tutela e il Risanamento dell’Atmosfera (PRTRA) presentato ieri dall’Assessore regionale alla Protezione Ambientale Gianpaolo Bottacin.

Si tratta di una stretta strutturale finalizzata a migliorare la qualità dell’aria, frutto di una politica ambientale che il Veneto persegue da oltre quindici anni con risultati significativi: «Negli ultimi dieci anni – ha ricordato Bottacin – abbiamo completamente risolto il problema degli ossidi di azoto e da cinque anni non si superano più i limiti annuali per PM10 e PM2,5. L’attenzione ora è rivolta anche al numero di giorni di superamento della media giornaliera, per continuare a garantire aria più pulita ai cittadini».

L’assessore ha voluto sottolineare anche le difficoltà che questa nuova restrizione potrebbe comportare: «Siamo consapevoli dell’impatto sui cittadini, soprattutto per chi possiede veicoli Euro 5 diesel. Per questo, da tempo, abbiamo introdotto meccanismi derogatori come il Sistema Move-In che permette una circolazione limitata entro certi chilometri, e continuiamo a incentivare la sostituzione delle auto con contributi economici, con un nuovo bando in arrivo in autunno».

Un dato importante evidenziato da Bottacin è la limitata incidenza di questa misura sulle emissioni complessive: «Per il Veneto, il blocco interessa meno dello 0,5% delle emissioni di NOx e una quota trascurabile di PM10». Proprio per questo la Regione è impegnata in un dialogo aperto con il Governo nazionale per valutare se gli stessi benefici possano essere raggiunti con interventi alternativi, già programmati e finanziati per oltre 100 milioni di euro nei prossimi quattro anni.

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