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Lotta alla criminalità organizzata

Firmato a Padova un protocollo per contrastare le infiltrazioni mafiose nel turismo e nella ristorazione

Il Prefetto Forlenza sigla un accordo con i Comuni di Padova, Abano e Montegrotto Terme per rafforzare i controlli antimafia grazie a un algoritmo sviluppato dall’Università di Padova

La firma dell'accordo

La firma dell'accordo

Questa mattina, nella sede della Prefettura, è stato sottoscritto un importante Protocollo di legalità per la prevenzione e il contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata di stampo mafioso nei settori turistico-alberghiero e della ristorazione. A firmarlo il Prefetto Giuseppe Forlenza, insieme con l’Assessore alla legalità del Comune di Padova, il Sindaco di Abano Terme e il Vicesindaco di Montegrotto Terme.

L’accordo prevede un rafforzamento dei controlli antimafia nei procedimenti amministrativi gestiti dagli Sportelli unici per le attività produttive (SUAP) dei Comuni firmatari. Tali Enti potranno richiedere una comunicazione antimafia anche per le imprese che, pur operando legalmente, presentino segnali di rischio di infiltrazione mafiosa secondo precisi indicatori.

Questi ultimi saranno individuati grazie all’attività di un nuovo Osservatorio provinciale istituito oggi stesso. Il gruppo di lavoro, composto da rappresentanti della Camera di Commercio, dell’Università di Padova, della Ragioneria territoriale dello Stato, delle principali associazioni di categoria (tra cui Confindustria, ASCOM, CNA, Confesercenti, Confartigianato, Federalberghi, APPE), degli Ordini professionali (Notai e Commercialisti) e dei sindacati CGIL, CISL e UIL, ha redatto specifiche Linee guida operative che saranno adottate dai Comuni coinvolti.

Fulcro del nuovo sistema è un algoritmo sviluppato dal Professor Antonio Parbonetti del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Padova. Lo strumento è in grado di elaborare numerosi dati economici e contabili per produrre un indice di rischio infiltrativo, utile a individuare le imprese che necessitano di approfondimenti antimafia.

In pratica, i Comuni potranno inoltrare richieste di documentazione antimafia per gli operatori economici che, secondo l’algoritmo, mostrano un profilo economico sospetto. Le richieste saranno poi esaminate dalla Prefettura attraverso la Banca Dati Nazionale Antimafia, applicando i criteri previsti dal Codice Antimafia e dalla giurisprudenza amministrativa, con il supporto del Gruppo Interforze Antimafia.

Il piano operativo prevede inizialmente una verifica una tantum sulle imprese già registrate fino al 31 dicembre dell’anno precedente alla firma del Protocollo. In seguito, sarà avviata una valutazione sistematica e continuativa delle nuove aperture e delle modifiche aziendali, per garantire un controllo costante del tessuto economico locale.

Il sindaco di Abano Terme, Federico Barbierato, ha commentato così la firma dell'accordo: “Con questo protocollo di legalità Abano Terme compie un passo importante e concreto nel contrasto alle infiltrazioni mafiose nel comparto turistico. La nostra città è simbolo di benessere, salute e accoglienza, e non può e non deve diventare terreno fertile per interessi criminali.”

Il primo cittadino ha poi espresso il proprio ringraziamento al prefetto Giuseppe Forlenza per l’impegno e la volontà di coinvolgere l’intera area termale nella costruzione di una rete istituzionale contro ogni forma di infiltrazione criminale.

“Nei prossimi mesi – ha concluso – il nostro impegno sarà fortemente orientato alla prevenzione e alla verifica dei dati che ci verranno forniti, in un’ottica di controllo attivo e continuo.”

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