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Via alla rivoluzione irrigua nel Trevigiano: completata la centralina di Cornuda, 26 milioni per l’agricoltura del futuro

Sette comuni coinvolti, 270 chilometri di condotte e 3.000 ettari riconvertiti

Via alla rivoluzione irrigua nel Trevigiano: completata la centralina di Cornuda, 26 milioni per l’agricoltura del futuro

Foto di repertorio

Con l’inaugurazione della centralina di pompaggio a Croce del Gallo, nel comune di Cornuda, si è concluso un importante intervento infrastrutturale che segna una svolta nella gestione dell’irrigazione per l’area trevigiana. L’opera rappresenta la fase finale di un progetto di riconversione irrigua che interessa i comuni di Crocetta del Montello, Montebelluna, Istrana, Paese, Quinto di Treviso, Nervesa della Battaglia e Arcade.

Finanziato inizialmente con 20 milioni di euro dal Piano Nazionale di Sviluppo Rurale (PNSR) 2014–2020 e potenziato con ulteriori 6 milioni di fondi emergenziali statali, il progetto ha consentito la posa di 270 chilometri di condotte sotterranee. Si stima che l’intervento permetterà di ridurre il prelievo d’acqua dal fiume Piave di circa 1.200 litri al secondo.

Complessivamente, sono stati riconvertiti 3.060 ettari di superficie agricola. Il consorzio di bonifica gestisce ora 50.000 ettari irrigati tramite sistemi in pressione, che coprono oltre la metà del territorio consortile e consentono un risparmio idrico del 50% rispetto ai metodi tradizionali a canaletta.

Secondo il presidente del Consorzio, la riconversione irrigua costituisce un passaggio fondamentale per ridurre i consumi idrici, fronteggiare la crisi climatica e gestire meglio i periodi di siccità. L’intervento favorisce inoltre l’adozione di tecniche agricole avanzate, migliorando la qualità delle produzioni. Tuttavia, sono ancora necessari nuovi fondi per dare seguito a progetti già pronti per un valore superiore ai 100 milioni di euro, che al momento non hanno ancora trovato copertura, né attraverso il PNRR né con altri strumenti di finanziamento.

Anche da parte di Anbi Veneto è stato ribadito il valore strategico di opere come questa per garantire risparmio idrico e sostenibilità economica alle imprese agricole.

L’assessorato regionale ha espresso soddisfazione per il traguardo raggiunto, sottolineando l’importanza di programmare ulteriori interventi e assicurare nuove risorse finanziarie.

A livello istituzionale, è stato inoltre evidenziato come i consorzi di bonifica rappresentino un elemento chiave nella realizzazione di progetti innovativi e sostenibili, con la capacità di guardare al futuro dell’agricoltura in modo concreto e lungimirante.

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