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Cambio di gestione
07.06.2025 - 11:24
immagine di repertorio
Padova potrebbe presto riportare in casa la gestione del servizio idrico. Una svolta storica si profila all’orizzonte con la scadenza, prevista per la fine del 2028, della concessione trentennale che affida ad AcegasApsAmga — azienda del gruppo Hera — il ciclo idrico integrato della città. Il tema è già oggetto di confronto a Palazzo Moroni, dove si discute la possibilità di un ritorno alla gestione pubblica, proposta sostenuta da Coalizione Civica e Partito Democratico. Il sindaco Sergio Giordani, per ora, non ha preso posizione.
La questione ha profonde radici nel territorio. Nella memoria collettiva padovana è ancora viva l’eco del referendum del 13 giugno 2011, quando oltre il 60% dei cittadini andò alle urne e il 95% si espresse a favore dell’acqua pubblica. Nonostante ciò, molti ritengono che l’esito di quel voto sia stato disatteso. Negli anni, si sono moltiplicati i comitati per l'autoriduzione delle tariffe e per il ritorno alla gestione municipale del servizio idrico.
Ora, con la scadenza della concessione, l’occasione si presenta concreta. Tuttavia, il percorso tecnico non è semplice. L’Autorità d’ambito territoriale ottimale (Ato) dovrà disporre un nuovo affidamento inizialmente limitato al territorio padovano, che da solo rappresenta il 19,1% dell’ambito. Per una nuova assegnazione complessiva si dovrà attendere il 2030, quando scadranno anche le concessioni dei Comuni dell’ex Apga nella Saccisica. Solo nel 2036 si potrà parlare di una gestione unificata per l’intero territorio.
L'Ato dovrà quindi scegliere se indire una gara pubblica o affidare il servizio a una società in house, con la possibilità di coinvolgere attuali gestori. Tra le ipotesi in campo, si guarda con particolare interesse ad Acquevenete, società a capitale interamente pubblico, il cui presidente è il deputato di Forza Italia Piergiorgio Cortelazzo.
Il futuro del servizio idrico padovano, insomma, si gioca tra opzioni tecniche e scelte politiche. E sarà uno dei temi caldi della campagna elettorale per le comunali del 2027.
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