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Alto Vicentino: via libera ai proiettili di gomma contro i lupi

Il Ministero dell’Ambiente approva l’uso di munizioni non letali in Veneto per allontanare i lupi troppo vicini alle aree urbane

Il presidente della provincia Andrea Nardin

Il presidente della provincia Andrea Nardin

Il Veneto sperimenta una nuova misura per affrontare l’emergenza lupi: il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) ha autorizzato l’uso di proiettili di gomma per dissuadere i cosiddetti “lupi confidenziali”, ovvero quegli esemplari che mostrano un’eccessiva vicinanza o familiarità con l’uomo e le sue attività.

Il via libera è arrivato dopo il parere favorevole dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), su richiesta avanzata nei mesi scorsi dalla Provincia di Vicenza. Soddisfatto il presidente provinciale Andrea Nardin, che ha espresso gratitudine al ministro Gilberto Pichetto Fratin e al sottosegretario Claudio Barbaro: “Ci siamo impegnati a fondo su questo tema, raccogliendo le preoccupazioni di allevatori, agricoltori e amministratori locali. È un risultato frutto del lavoro di squadra, culminato con la visita a Roma dello scorso marzo insieme a una delegazione di sindaci e associazioni di categoria”.

Il provvedimento, a carattere sperimentale, sarà in vigore fino a dicembre. Solo personale appositamente formato – al momento individuato nella Polizia Provinciale – sarà autorizzato a impiegare i proiettili di gomma. Alla fine del periodo di prova sarà redatto un rapporto per valutare l’efficacia della misura.

Nardin tuttavia sottolinea le criticità operative: “Con l’attuale numero di agenti è difficile coprire l’intero territorio vicentino, dove sono stati censiti oltre 80 lupi in almeno 7 branchi. Servirebbe estendere la possibilità di utilizzo anche ad altre figure adeguatamente formate e autorizzate”.

In passato, l’uso dei proiettili di gomma era già stato sperimentato in due aree specifiche, Arsiero e Torrebelvicino. Ora l’autorizzazione si estende all’intero territorio vicentino. “Un passo importante – conclude Nardin – con l’estate alle porte, le malghe pronte ad aprire e i turisti che tornano sulle nostre montagne. L’obiettivo è una convivenza pacifica tra uomo e lupo, senza demonizzazioni ma con strumenti concreti per proteggere persone, attività e animali domestici”.

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