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Inclusione e autonomia

Padova investe sulla vita indipendente: appartamenti domotici e percorsi personalizzati

Con il sostegno dei fondi PNRR, il Comune attiva un progetto innovativo per l’autonomia delle persone con disabilità

immagine di repertorio

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Un futuro più inclusivo prende forma a Padova grazie a un ambizioso progetto sostenuto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 5 – “Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale”. Il Comune ha avviato, in collaborazione con 14 Enti del Terzo Settore e l’Azienda ULSS 6 Euganea, un'iniziativa finalizzata a promuovere la vita indipendente e migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità.

Il progetto coinvolge 54 beneficiari, tra cui persone con disabilità intellettive, psichiche, dipendenze e disturbi dello spettro autistico, offrendo loro l’opportunità di vivere in 12 appartamenti appositamente attrezzati con tecnologie domotiche. Le abitazioni diventano così luoghi non solo di residenza, ma anche di crescita, formazione e autonomia, grazie a percorsi personalizzati che includono lo sviluppo di competenze digitali e l’inserimento lavorativo.

Gli enti coinvolti nel progetto sono realtà consolidate del territorio: Cooperativa Sociale RIESCO, Fondazione IRPEA, Cooperativa GERMOGLIO, POLIS NOVA, VITE VERE DOWN DADI, IL GIRASOLE, NUOVA IDEA, IL PORTICO, EITEAM, Fondazione SAN GAETANO e DIVERSITY LIFE ONLUS. Insieme al Comune e ai servizi DISNA, CSM e SERD dell’ULSS 6, hanno costruito una rete solidale e competente per dare risposte concrete a chi vive situazioni di fragilità.

«Risorse, competenze e sensibilità per generare un impatto reale e duraturo – afferma l’assessora al Sociale Margherita Colonnello –. Con questo progetto, accessibile e solidale, vogliamo offrire alloggi che siano anche spazi di partecipazione e inclusione per l’intera comunità. L’obiettivo è l’emancipazione delle persone con disabilità, grazie a una fitta rete di sostegno».

Il valore dell’iniziativa, infatti, va oltre l’assistenza individuale: gli appartamenti si configurano come presidi di comunità, spazi in cui la solidarietà diventa parte del tessuto urbano. Un modello di welfare locale innovativo, integrato e replicabile, che guarda con concretezza a un futuro più equo.

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