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Automobili
09.06.2025 - 12:00
Foto di repertorio
Auto sempre più costose, spese in crescita continua, limiti alla circolazione nei centri urbani: in Veneto, i giovani stanno rispondendo al cambiamento scegliendo un’alternativa sempre più popolare, il noleggio a lungo termine.
Una formula che fino a pochi anni fa era appannaggio quasi esclusivo di aziende e professionisti, ma che oggi conquista anche i privati, in particolare nella fascia under 35, sempre meno attratti dalla proprietà e sempre più attenti alla sostenibilità ambientale.
Secondo i dati dell’Osservatorio Unrae, nei primi tre mesi del 2025 il 18% dei contratti di noleggio a lungo termine in Veneto è stato firmato da privati cittadini. Un numero che racconta molto di più di una semplice tendenza: segna una trasformazione strutturale nel rapporto con la mobilità, guidata da motivazioni economiche, pratiche ed ecologiche.
Il noleggio a lungo termine consente di avere un’auto nuova senza doverla acquistare, pagando un canone mensile che include assicurazione, manutenzione, bollo, soccorso stradale e perfino il cambio stagionale degli pneumatici. Un pacchetto “all inclusive” che semplifica la gestione dell’auto, rendendo prevedibili le spese e azzerando le sorprese.
I contratti, personalizzabili nella durata (da 2 a 5 anni) e nel chilometraggio, permettono di adeguare l’offerta alle esigenze di chi la sottoscrive. Una soluzione che attira chi, per motivi di lavoro o studio, si sposta frequentemente ma non vuole (o non può) affrontare l’investimento di un’auto di proprietà.
Il noleggio si rivela anche una risposta concreta alle politiche ambientali: con città sempre più attente alla qualità dell’aria, possedere un’auto vecchia e inquinante comporta limitazioni e costi. Noleggiare, invece, consente di accedere facilmente a veicoli elettrici o ibridi, sempre più presenti nei cataloghi delle società di leasing. Oggi, infatti, oltre il 35% dei veicoli noleggiati a lungo termine è elettrico o a basso impatto ambientale.
Un’opzione che permette di essere in regola con le normative senza affrontare l’elevata spesa iniziale di acquisto e senza il rischio che, tra pochi anni, l’auto non possa più circolare.
A trainare questo cambiamento sono soprattutto i più giovani. Secondo i dati ACI, le immatricolazioni tra i 18 e i 35 anni sono crollate del 30% nell’ultimo decennio. I motivi? L’aumento continuo dei costi fissi (assicurazione, bollo, carburante), la difficoltà a ottenere finanziamenti e, non da ultimo, una nuova visione della mobilità, in cui l’auto è un servizio e non più un bene da possedere.
In Veneto, questa tendenza è sempre più marcata, anche grazie alle numerose iniziative per favorire forme di mobilità sostenibile.
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