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Scuola
10.06.2025 - 12:00
Foto di repertorio
I docenti della classe di concorso A046, che insegnano Scienze giuridico-economiche e Diritti Umani, sono da tempo in una condizione di grave disagio economico. La denuncia arriva dal Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU), che sottolinea l’emergenza vissuta da migliaia di insegnanti fuorisede, costretti a vivere lontano dalle proprie famiglie, spesso in città con un alto costo della vita, senza alcun supporto economico adeguato.
Stando agli ultimi dati ISTAT, vivere da soli nel 2025 comporta una spesa media di circa 1.972 euro al mese, ben più del 60% rispetto ai costi di chi vive in famiglia o con coinquilini. Un carico che per i docenti neoimmessi si traduce in uno stipendio netto che non supera i 1.400-1.600 euro mensili, contro un costo della vita che supera ampiamente queste cifre.
Le voci di spesa principali per questi docenti sono:
Affitto: Una stanza singola può costare oltre 600 euro a Milano e 550 euro a Roma, senza considerare le spese extra.
Bollette e utenze: Superano spesso i 150-200 euro al mese, un incremento dovuto ai rincari energetici.
Cibo: La spesa alimentare per un single raggiunge i 337 euro mensili, il 53% in più rispetto alla media familiare.
Trasporti: Tra mezzi pubblici e spese per l’automobile, si arriva facilmente a 300 euro al mese.
Sommandosi, queste voci di spesa raggiungono facilmente i 2.000 euro al mese, una cifra che risulta insostenibile per molti, soprattutto considerando gli stipendi limitati.
A ciò si aggiunge la difficoltà di mobilità per i docenti A046, che spesso sono esclusi dalle graduatorie di trasferimento e costretti a rimanere per anni in regioni lontane da casa, in completa solitudine e con scarso supporto istituzionale. Una condizione che va ben oltre l’aspetto economico, toccando anche la sfera psicologica e la qualità dell'insegnamento.
Le richieste del CNDDU:
Il Coordinamento Nazionale Docenti dei Diritti Umani chiede con urgenza l'introduzione di politiche abitative e fiscali di supporto, come detrazioni per l’affitto, contributi per le utenze e bonus trasporti. Inoltre, si chiede l’introduzione di assegnazioni interprovinciali agevolate per i docenti fuorisede e il riconoscimento del disagio economico e sociale, che troppo spesso viene ignorato nelle trattative sindacali.
Il CNDDU sollecita anche un aumento degli stipendi, affinché i compensi riflettano il reale costo della vita nel 2025, e che le condizioni di vita dei docenti possano migliorare, in modo da garantire una formazione di qualità alle nuove generazioni.
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