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Innovazione e salute
15.06.2025 - 09:00
Foto di repertorio
È stato utilizzato per la prima volta all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso un dispositivo cardiaco miniaturizzato, impiantato sottopelle, che consente un monitoraggio continuo fino a sei anni delle aritmie e della frequenza cardiaca degli atleti più fragili. L’innovativa sperimentazione nasce dalla sinergia tra il reparto di Medicina dello Sport, guidato dal dottor Patrizio Sarto, e la Cardiologia diretta dal dottor Carlo Cernetti.
Tre pazienti cardiopatici sono i primi beneficiari di questo monitor all’avanguardia, che permette loro di seguire un programma di allenamento personalizzato sotto controllo costante. Il piccolo dispositivo, delle dimensioni di una graffetta, viene inserito in pochi minuti con una procedura ambulatoriale e anestesia locale, eseguita dall’équipe di Aritmologia del reparto di Cardiologia.
Il monitor cardiaco trasmette in tempo reale i dati rilevati a un’app installata sullo smartphone dei pazienti, che li inviano automaticamente ai medici della Medicina dello Sport, coordinati dalle dottoresse Pegoraro e Patelli e dal dottor Sutto. I casi più complessi vengono poi discussi periodicamente con il dottor Luca De Mattia, specialista in impianti cardiaci.
La Medicina dello Sport di Treviso, che attualmente segue oltre 450 pazienti, ha lanciato il programma “Il secondo tempo di Julian Ross”, dedicato a chi ha ricevuto diagnosi di cardiopatia a rischio. L’obiettivo è accompagnare ogni atleta con percorsi clinici all’avanguardia, sicuri e su misura, fino a qualche anno fa impensabili.
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