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Mangiare mirtilli ogni giorno: cosa accade davvero al tuo corpo

Dai benefici sulla glicemia ai possibili effetti collaterali

Mangiare mirtilli ogni giorno: cosa accade davvero al tuo corpo

Foto di repertorio

I mirtilli, piccoli frutti blu ricchi di antiossidanti, sono spesso celebrati come un super alimento, in particolare per chi convive con il diabete di tipo 1. Ma cosa succede realmente al nostro organismo se li consumiamo ogni giorno? E quali precauzioni è bene osservare? 

Innanzitutto, per chi soffre di diabete, sostituire uno spuntino a base di frutta più ricca di carboidrati come mele o banane con una porzione quotidiana di mirtilli può contribuire a mantenere stabili i livelli di glicemia. Questo effetto è particolarmente evidente nei pazienti dotati di sensori continui per la glicemia (CGM), che possono monitorare in tempo reale le oscillazioni dello zucchero nel sangue. I mirtilli, infatti, hanno un indice glicemico basso e aiutano a limitare i picchi glicemici, favorendo una risposta insulinica più equilibrata.

Ma i vantaggi non finiscono qui: i mirtilli sono una fonte importante di polifenoli e antiossidanti, che giocano un ruolo cruciale nel ridurre l’infiammazione e nel contrastare i danni cellulari legati all’invecchiamento. Questi composti possono anche sostenere il sistema immunitario e contribuire alla salute cardiovascolare, migliorando la pressione sanguigna e la funzione dei vasi. Inoltre, alcune ricerche indicano che i mirtilli selvatici – più ricchi di antociani – possono supportare le capacità cognitive, rallentando potenzialmente il declino legato all’età.

Dal punto di vista nutrizionale, 100 grammi di mirtilli contengono circa 57 calorie, 14,5 grammi di carboidrati e 2,4 grammi di fibre, elementi che li rendono uno snack gustoso e relativamente leggero. Tuttavia, come per ogni alimento, la moderazione è fondamentale: un consumo eccessivo può provocare disturbi digestivi come gonfiore o gas, soprattutto in chi non è abituato a una dieta ricca di fibre. Inoltre, i mirtilli contengono ossalati, che in quantità elevate possono rappresentare un rischio per chi ha una predisposizione ai calcoli renali.

In conclusione il loro utilizzo può essere semplice e vario: dai frullati agli yogurt, passando per pancake e toast salutari, è facile trovare modi  per gustarli quotidianamente.

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