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Scontro sulla Tav
11.06.2025 - 14:57
Elisa De Berti, vicepresidente della Regione Veneto
Botta e risposta al vetriolo tra Regione Veneto e Comune di Padova sul delicato tema dell’Alta Velocità ferroviaria. La vicepresidente della Regione e assessore alle Infrastrutture, Elisa De Berti, ha replicato duramente alle dichiarazioni rilasciate dal vicesindaco di Padova, Andrea Micalizzi, accusandolo di essere assente dai tavoli tecnici e di fare polemica pubblica solo per cercare visibilità.
«I cittadini sanno distinguere bene chi lavora in silenzio e con serietà da chi si fa vedere solo quando c’è da ambire a qualche riga di stampa», ha attaccato De Berti. «Micalizzi parla come se fosse protagonista di un processo decisionale che nei fatti ha sempre evitato. Non è mai stato presente agli incontri tecnici con i Comuni e RFI sull’Alta Velocità. E oggi si permette di pontificare su tracciati e scelte strategiche».
La vicepresidente ha poi ricordato che proprio nella giornata odierna RFI incontrerà il Comune di Padova, suggerendo a Micalizzi di «informarsi prima di parlare con i giornali». E ha ribadito che amministrare significa «confronto, metodo e presenza» e che «chi si sottrae, poi non può chiedere risorse né scaricare responsabilità sugli altri».
De Berti ha inoltre precisato che la Regione ha sempre collaborato con l'amministrazione padovana, al di là dei colori politici: «Con il sindaco Giordani c’è sempre stato un dialogo costruttivo. Mai una critica, per rispetto istituzionale. Sorprende che sia proprio Micalizzi a rompere questo equilibrio, dando l’impressione di cercare solo visibilità».
Nel mirino anche le scelte autonome dell’amministrazione padovana in materia di trasporto pubblico locale: «Micalizzi ha deciso da solo su molte questioni, dai due nuovi tracciati del tram all’acquisto di mezzi dal costo esorbitante rispetto ad autobus elettrici di nuova generazione. Ora cerca di coinvolgere la Regione per trovare fondi, ma chi esclude gli altri dalle decisioni si prenda anche le responsabilità politiche ed economiche».
Infine, De Berti ha sottolineato la necessità di risolvere il nodo ferroviario di Vicenza prima di poter procedere su Padova e ha ricordato che grazie alla Regione il rifacimento del ponte di Borgomagno non sarà più a carico del Comune: «Sarà lo Stato a occuparsene, perché lo abbiamo inserito nel progetto Tav».
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