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Africae Festival: tre giorni di incontri e musica per raccontare l'Africa che cambia e ci cambia

Dal 13 al 15 giugno a San Giovanni in Valle, torna la rassegna che intreccia parole, suoni e culture per superare stereotipi e costruire nuove forme di convivenza

Locandina dell'evento

Locandina dell'evento

Torna a Verona Africae Festival, la manifestazione che dal 13 al 15 giugno porterà nel cuore di Veronetta, al Parco dei Comboniani in Vicolo Pozzo 1, una nuova edizione ricca di incontri, concerti e riflessioni sul continente africano e le sue molteplici connessioni con l’Italia e l’Europa.

Dopo il successo dell’esordio, il festival si rinnova con l’obiettivo di rafforzare l’incontro tra culture, stimolare il confronto e offrire uno spazio dove parole, suoni e pensiero critico si fondono per combattere stereotipi e luoghi comuni sull’afrodiscendenza.

Organizzato dalla Fondazione Nigrizia Onlus, in collaborazione con Nigrizia e il Museo Africano, l’evento intende essere un punto di riferimento per comprendere l’evoluzione dei rapporti tra Africa e Italia, in un tempo in cui questi legami si fanno sempre più profondi e necessari.

La rassegna si articolerà in tre giornate dense di contenuti: sette incontri con nomi di primo piano del giornalismo, della ricerca e dell’attivismo, tra cui spiccano Domenico Quirico, storico inviato de La Stampa, ed Emanuela Del Re, ex-viceministra degli Esteri. L’obiettivo? Offrire strumenti di conoscenza per leggere l’Africa contemporanea al di là delle semplificazioni mediatiche.

A inaugurare il festival, la mostra al Museo Africano dedicata a Khalid Albaih, artista e illustratore satirico sudanese, incluso dal The Independent tra i cinque vignettisti più influenti al mondo. Albaih sarà anche protagonista del primo incontro, centrato sulla società civile del Sudan.

Grande spazio, come sempre, alla musica. Undici concerti serali animeranno il Parco Comboniani, con una selezione di artisti africani e afrodiscendenti che spazieranno dai ritmi tradizionali alle sonorità ibride e contemporanee. Tra i nomi internazionali spicca quello di Ayanna Witter-Johnson, violoncellista e cantante britannica di origini giamaicane, già al fianco di artisti come Peter Gabriel e Andrea Bocelli.

“Tre giornate che ci aiutano a comprendere il nostro tempo – ha dichiarato l’assessore Jacopo Buffolo – e ad aprire un confronto costruttivo con le nuove generazioni, contro le derive violente del linguaggio e della politica”.

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