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Sanità veneta

Sanità veneta, un netto calo delle liste d’attesa: Zaia parla di risultati straordinari

La Regione annuncia dati incoraggianti sulle tempistiche delle prestazioni

Un segnale positivo che conferma la ripresa e l’efficienza della sanità veneta: le liste d’attesa nella Regione registrano un calo significativo, certificato dalle ultime rilevazioni ufficiali che vanno da maggio 2023 a maggio 2025. A dirlo è il presidente Luca Zaia, che mercoledì ha illustrato i dati insieme all’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin.

Tra i numeri più rilevanti, spicca la riduzione totale delle attese per prestazioni da erogare entro 10 giorni, passate da 502 a zero, e un drastico calo delle liste per visite entro 30 e 60 giorni: rispettivamente meno 87% e meno 77% nel periodo maggio 2023-dicembre 2024, e un ulteriore miglioramento nei mesi successivi. La cosiddetta classe D, la più urgente, è diminuita del 94%, mentre la classe P, che riguarda prestazioni programmate, è scesa del 97% da inizio piano straordinario.

Zaia ha attribuito questi risultati al costante impegno del personale sanitario – medici, infermieri e amministrativi – e a una programmazione efficace. 

Il presidente ha inoltre ricordato le difficoltà legate all’emergenza Covid, che ha visto accumularsi fino a mezzo milione di persone in attesa, aggravate dalla crescita della domanda e da fenomeni come la medicina difensiva e la carenza di personale medico, stimata in tremila unità solo in Veneto.

L’assessore Lanzarin ha illustrato il piano di emergenza avviato dalla Regione per affrontare la situazione, con il coinvolgimento di una cabina di regia, fondi governativi pari a 74 milioni di euro già impiegati per smaltire le liste e il reclutamento di 130 medici in libera professione. Nonostante la fine dei finanziamenti statali dedicati alla riduzione delle attese nel 2025, la Regione ha stanziato ulteriori 45 milioni da altre risorse per proseguire nell’attività.

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