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“Ti vedo. Ti credo.”: l’Italia alza la voce contro il dramma del maltrattamento infantile

Il CNDDU lancia una campagna per scuole più preparate a riconoscere e intervenire contro abusi e trascuratezza

“Ti vedo. Ti credo.”: l’Italia alza la voce contro il dramma del maltrattamento infantile

Foto di repertorio

È un grido di allarme e di speranza quello che arriva dal Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU), a pochi giorni dalla pubblicazione della III Indagine nazionale sul maltrattamento di minori in Italia, presentata l’11 giugno presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Un rapporto che dipinge uno scenario inquietante: oltre 113.000 bambini e adolescenti sono vittime di abusi, pari al 30,4% dei minorenni seguiti dai servizi sociali, una cifra in netta crescita rispetto al 19,3% del 2018.

La violenza, spesso nascosta tra le mura domestiche, è una piaga che lacera la società italiana: l’87% dei maltrattamenti avviene in famiglia, con la trascuratezza educativa, emotiva e fisica – il cosiddetto neglect – che rappresenta la forma più frequente di abuso (37%). Seguono la violenza psicologica (12%), quella fisica (11%) e l’abuso sessuale (2%), mentre la violenza assistita – il bambino che assiste a maltrattamenti tra familiari – riguarda il 34% dei casi.

Un quadro aggravato dalla scarsa efficacia di alcuni “sentinelle” chiave: le scuole, ad esempio, sono all’origine solo del 14% delle segnalazioni, mentre medici e pediatri, che potrebbero svolgere un ruolo cruciale, rappresentano meno dell’1%. Di contro, oltre metà delle denunce proviene dall’Autorità giudiziaria, segno di una filiera di protezione ancora parziale e frammentata.

Davanti a questi dati, il CNDDU rivolge un appello urgente al Ministero dell’Istruzione e del Merito: la scuola deve diventare un presidio attivo e strutturato di prevenzione e intervento, dotato di personale formato e consapevole per riconoscere segnali di disagio e attivare efficacemente le reti di supporto.

Da questa esigenza nasce la campagna nazionale “TI VEDO. TI CREDO.”, un progetto educativo e sociale che mira a liberare le vittime dal silenzio e dall’isolamento. Attraverso laboratori, incontri, testimonianze e materiali formativi, la campagna vuole costruire ambienti scolastici più sicuri, attenti e inclusivi, capaci di rompere il muro dell’omertà e restituire ai bambini il diritto di essere ascoltati e protetti.

Le cifre dell’indagine evidenziano un problema diffuso su tutto il territorio, con un’incidenza particolarmente alta nel Sud Italia, dove i casi di maltrattamento sono raddoppiati negli ultimi anni. Le differenze di genere mostrano che i maschi subiscono più spesso neglect e violenza assistita, mentre le femmine sono maggiormente esposte ad abusi sessuali e violenza psicologica.

Un dato ancora più preoccupante riguarda l’età delle vittime: solo il 18% ha meno di 5 anni, mentre metà ha tra gli 11 e i 17 anni, a indicare un fallimento nel riconoscere e intervenire tempestivamente sui primi segnali di maltrattamento. La durata media degli interventi sociali supera i due anni nel 56% dei casi, sottolineando la complessità e la gravità delle situazioni affrontate.

La nuova indagine si distingue anche per il rigore metodologico e la più ampia partecipazione di comuni (326 contro i 196 della precedente), allineandosi ai criteri internazionali dell’OMS e introducendo per la prima volta una classificazione dettagliata del neglect.

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