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Raduno Triveneto delle Penne Nere

Conegliano accoglie il grande abbraccio degli Alpini: proposta l’estensione del servizio civile ai giovani

In 50 mila per il Raduno Triveneto delle Penne Nere

Conegliano accoglie il grande abbraccio degli Alpini: proposta l’estensione del servizio civile ai giovani

Foto di repertorio

Conegliano si trasforma in capitale della solidarietà alpina, accogliendo decine di migliaia di persone in occasione dell’Adunata interregionale del Triveneto organizzata dalla sezione ANA locale. Strade imbandierate, pennoni rinnovati, fanfare e stendardi fanno da cornice a una due giorni – oggi, sabato 14 giugno, e domani, domenica 15 – di celebrazioni, memoria e coesione sociale, con arrivi da tutta Italia e anche dall’estero.

Tra i momenti più significativi, il messaggio lanciato dal presidente nazionale dell’ANA, Sebastiano Favero, che sottolinea la necessità di guardare al futuro attraverso un impegno concreto delle nuove generazioni. Favero ribadisce che da oltre un decennio l’associazione chiede l’introduzione di un servizio civile obbligatorio per giovani e giovani adulte, come strumento di formazione, partecipazione e risposta ai bisogni del Paese. Evidenzia come, pur in un contesto in cui si punta sempre più su forze armate professionali, l’ultima riforma – che introduce la Riserva – rappresenti un’opportunità per coinvolgere i ragazzi nei settori della protezione civile e dei servizi alla comunità.

L’evento assume anche un valore simbolico, confermando l’identità dell’ANA come corpo civile attivo nella pace e nella solidarietà. Solo nel 2024 gli Alpini hanno dedicato 2,7 milioni di ore di volontariato, per un valore stimato di 5,8 milioni di euro. Una testimonianza concreta di ciò che l’associazione definisce da tempo "soldati di pace", una definizione che sintetizza il ruolo civico assunto dagli Alpini in epoca contemporanea.

Gli arrivi sono iniziati già da giorni, con delegazioni da tutta Italia e ufficiali giunti anche da Budapest. Conegliano e i comuni limitrofi registrano il tutto esaurito: alberghi, B&B, palestre, scuole e aree camper accolgono i partecipanti, mentre molte famiglie offrono ospitalità in casa.

Oggi è la giornata delle fanfare, dei concerti, delle visite ai musei e della celebrazione della Messa. Domani, domenica 15 giugno, sarà il momento della grande sfilata, che partirà alle 9:30. In marcia fanfare, gonfaloni, vessilli, gagliardetti e i reparti di Protezione civile e Sanità. A seguire le sezioni di Bolzano, Trento, Friuli Venezia Giulia e infine il Veneto, a partire da Verona. Conegliano chiuderà la parata intorno alle 13, con 100 bandiere e lo striscione “Arrivederci a Gemona”, in vista del raduno 2026 che coinciderà con il 50° anniversario del terremoto del Friuli.

Il sindaco di Conegliano, Fabio Chies, ricorda il forte legame della città con le truppe alpine, ricordando che qui sono nati tre reggimenti storici, tra cui il 6° e 7° Reggimento Alpini e il Gruppo Conegliano dell’artiglieria da montagna.

Anche il presidente della Regione, Luca Zaia, parteciperà alla sfilata, sottolineando l’importanza del legame tra il Veneto e gli Alpini.

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