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Belluno, alpini sempre più preparati: il corso di alpinismo per 22 militari della Brigata “Julia” è un successo

Tre settimane tra pareti verticali e ghiacciai per formare operatori esperti in montagna

Marmolada: il ghiacciaio in agonia sotto il caldo record

Foto di repertorio

Ventidue militari della Brigata Alpina “Julia” hanno completato un impegnativo corso di alpinismo avanzato sotto la guida del 7° Reggimento Alpini di Belluno, portando a termine un ciclo formativo che ha messo alla prova resistenza, tecnica e prontezza operativa in ambiente montano estremo.

L’addestramento, durato tre settimane, si è svolto in diverse aree delle Dolomiti bellunesi, toccando località come Val Gallina, Mas, Schievenin, Erto e Case Bortot, con la Marmolada – regina delle Dolomiti – scelta per le esercitazioni su ghiacciaio.

Tecnica e sicurezza al centro dell’addestramento

L’obiettivo del corso era duplice: formare i militari all’utilizzo corretto delle attrezzature da alpinismo e far acquisire le competenze indispensabili per muoversi in sicurezza su itinerari ad alta difficoltà. I partecipanti hanno affinato tecniche di progressione su ghiaccio, imparato l’utilizzo di ramponi, piccozze e le principali manovre di cordata e legatura da ghiacciaio.

Ogni fase dell’addestramento è stata studiata per rafforzare la preparazione operativa in scenari montani e potenziare la capacità di intervento in condizioni critiche, dove l’ambiente impone precisione, freddezza e conoscenza tecnica.

Un’eccellenza della difesa in montagna

Il corso si inserisce nel più ampio programma di formazione specialistica delle Truppe Alpine dell’Esercito Italiano, fiore all’occhiello della Difesa nazionale. In un’epoca in cui la mobilità e la capacità di operare in ogni contesto ambientale sono requisiti fondamentali, l’addestramento alpino resta un pilastro strategico.

La conclusione positiva di questa esperienza conferma il ruolo della Brigata “Julia” come riferimento di eccellenza nell’operatività in alta quota.

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