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Il punto di Nardin

Nardin: "Si al tribunale della Pedemontana, ma non si tocchi quello di Vicenza"

Approvata la variazione di bilancio, ma il Consiglio provinciale si infiamma sul tema del tribunale della Pedemontana

Andrea Nardin ospite nello studio di Veneto24

Andrea Nardin ospite nello studio di Veneto24

Il Consiglio provinciale di Vicenza, riunitosi nel tardo pomeriggio di ieri a Palazzo Nievo, ha approvato senza particolari intoppi una variazione di bilancio da oltre sei milioni di euro. Tuttavia, la seduta ha visto accendersi il dibattito attorno a un tema che continua a dividere la politica locale: la questione del tribunale della Pedemontana.

Al centro del confronto, il presidente della Provincia Andrea Nardin, chiamato a rispondere in aula a un’interrogazione delle opposizioni di centrosinistra. Nel mirino, la recente visita istituzionale di Nardin a Roma presso il Ministero della Giustizia, dove ha incontrato il ministro Carlo Nordio per sostenere la causa del nuovo presidio giudiziario a Bassano del Grappa. Un progetto che però vede la contrarietà di ben 60 sindaci del territorio vicentino.

Interpellato ai microfoni di Veneto24, il presidente Nardin ha difeso la sua posizione, sottolineando l'equilibrio della proposta:
«La delibera del Consiglio provinciale – ha dichiarato – esprime una posizione chiara e condivisibile: bene il tribunale di Bassano, purché nulla venga tolto a quello di Vicenza. Si tratta della possibilità di offrire un ulteriore servizio, non di una sostituzione».

Nardin ha poi ricordato che il territorio di Bassano rientra pienamente nella giurisdizione provinciale, e che il nuovo tribunale, denominato della Pedemontana, potrebbe estendere i propri servizi anche oltre i confini vicentini:
«Bassano è parte integrante della nostra provincia. Questo nuovo tribunale può attrarre potenzialità anche dalle province limitrofe, come Padova e Treviso. Vicenza deve porsi come polo erogatore di servizi, anche in un’ottica sovraprovinciale».

Nardin ha poi ribadito l’importanza di garantire pari dignità a tutti i territori:
«Non devono esserci territori di serie A e serie B. Va tutelato e valorizzato tanto il tribunale di Vicenza quanto quello della Pedemontana».

Infine, ha ricordato gli investimenti già destinati al progetto:
«Sulla Pedemontana è già presente un investimento da circa 20 milioni di euro per la ristrutturazione di uno stabile attualmente vuoto. L’iter per la realizzazione è ormai giunto alla sua conclusione: ciò che poteva essere fatto in passato è già stato avviato».

Il dibattito resta aperto, ma il presidente Nardin ribadisce che il progetto non intende creare divisioni, bensì ampliare l’offerta di giustizia in un territorio sempre più dinamico e interconnesso.

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