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Allarme sicurezza

Vicenza: le associazioni pacifiste della città chiedono un incontro urgente con il Prefetto

Cresce la preoccupazione per il rischio attentati, la presenza di armamenti USA e l’assenza di risposte istituzionali

Marcia non violenta dell'Osservatorio

Marcia non violenta dell'Osservatorio

L’“Osservatorio Vicenza città UNESCO da smilitarizzare”, rete composta da trentasei associazioni e realtà della società civile, ha nuovamente sollecitato un incontro con il Prefetto Filippo Romano per discutere della crescente militarizzazione del territorio vicentino e dei rischi connessi. Una richiesta già avanzata il 17 gennaio scorso e rimasta, secondo i promotori, senza risposta.

Tra le principali preoccupazioni segnalate, figurano l’allerta terrorismo a livello “Charlie” (che indica un rischio imminente), la presenza di missili V-Shorad nelle basi statunitensi di Vicenza e la mancata adozione di un piano di gestione dei rischi a tutela della popolazione e del patrimonio culturale, come richiesto da anni dall’UNESCO per i siti patrimonio dell’umanità.

“Le risposte finora ricevute dalle istituzioni sono gravemente insufficienti a rassicurare la cittadinanza – si legge nella lettera inviata al Prefetto il 2 giugno – ed è quindi urgente un confronto diretto per garantire trasparenza e sicurezza”.

A sostenere l’appello è anche Cinzia Bottene, in rappresentanza dell’ANPI, che ha ricordato le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “I Prefetti sono chiamati a essere motore della cooperazione istituzionale e artefici di dialogo e mediazione”.

Giancarlo Puggioni, segretario provinciale della CGIL di Vicenza, ha espresso rammarico per il silenzio delle autorità: “Non pretendiamo risposte immediate, ma un segnale chiaro che le nostre preoccupazioni siano ascoltate e trasmesse al Governo. La guerra non può essere la risposta: servono diplomazia, umanità e scelte orientate alla pace”.

Nel frattempo, l’Osservatorio ha attivato un numero WhatsApp (3784204775) per raccogliere segnalazioni da parte dei cittadini sul transito di convogli militari con merci pericolose o esplosivi, anche lungo percorsi stradali non autorizzati.

Il 3 luglio, il portavoce Giovanni Marangoni presenterà un dossier al Comitato di Pilotaggio del sito UNESCO “La città di Vicenza e le ville del Palladio nel Veneto”. Il documento conterrà richieste precise: dalla pubblicazione di progetti alla revisione delle scelte strategiche per la salvaguardia del patrimonio e della sicurezza.

Lo stesso numero WhatsApp sarà utilizzato anche per monitorare lo svolgimento dell’Italia-America Friendship Festival, in programma dal 12 al 14 settembre. “Un’occasione per sensibilizzare i 15.000 cittadini statunitensi presenti a Vicenza – afferma Marangoni – non solo sull’eredità del Palladio, padre dell’architettura americana, ma anche sulle raccomandazioni UNESCO del 2017 contro i danni ambientali e culturali legati alla base Del Din”.

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