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Tecnologia del futuro
19.06.2025 - 15:01
Immagine di repertorio
È nata in Veneto VenQCI (Veneto Quantum Communication Infrastructure), la prima rete di comunicazione quantistica regionale in Italia, già attiva tra Padova e Venezia. Il progetto è stato presentato ufficialmente presso la sede di CAV – Concessioni Autostradali Venete, alla presenza dell’Assessore regionale al Bilancio con delega all’Agenda Digitale, Francesco Calzavara, dell’AD di CAV Maria Rosaria Anna Campitelli, della Presidente di VSIX Eleonora Di Maria e del professore Paolo Villoresi, ordinario di Fisica Sperimentale all’Università di Padova e responsabile tecnico dell’iniziativa.
“VenQCI rappresenta un esempio concreto della nostra Agenda Digitale – ha dichiarato Calzavara – un progetto che guarda al futuro, ma risponde ai bisogni attuali del territorio. Nonostante le iniziali difficoltà di finanziamento, siamo riusciti a portare a termine un'infrastruttura strategica, pronta a interfacciarsi con reti quantistiche nazionali e internazionali. È una scommessa vinta che riafferma il Veneto come regione apripista nell’innovazione a livello europeo”.
VenQCI garantisce uno scambio sicuro e inviolabile di dati tra istituzioni, imprese e cittadini, sfruttando i principi della meccanica quantistica. Diversamente dalle reti tradizionali, potenzialmente vulnerabili alle future capacità di calcolo dei computer quantistici, le chiavi crittografiche generate in ambiente quantistico offrono una protezione intrinseca: ogni tentativo di intercettazione altera irrimediabilmente i dati, rendendo immediatamente evidente l’attacco.
L’infrastruttura è composta da cinque nodi quantistici distribuiti su circa 40 km nelle province di Padova e Venezia:
VEGA, sede della Regione del Veneto
Sede CAV a Marghera
Casello autostradale di Padova Est
Centro VSIX, Università di Padova
Centro QuTech, Università di Padova
Ciascun nodo è dotato di dispositivi per la generazione e distribuzione di chiavi quantistiche, già integrati con tecnologie di cifratura su reti Layer 2 / 100GE, rendendo la rete pienamente operativa.
“Il progetto è solo all’inizio – ha aggiunto l’assessore – i prossimi sviluppi prevedono l’estensione della rete a tutto il territorio regionale, per elevare i livelli di cybersicurezza in ogni settore strategico. Questa iniziativa – ha ricordato – nasce da una visione integrata dell’innovazione e della sicurezza, già delineata nel 2022 con il Tavolo di partenariato per il PNRR. Pur in assenza di fondi nazionali, la Regione ha investito risorse proprie, riconoscendo la priorità di un’infrastruttura digitale che oggi è più che mai cruciale”.
VenQCI si inserisce tra i 16 progetti chiave per la trasformazione digitale del “Veneto del futuro”, rafforzando la posizione della Regione come punto di riferimento in Europa per l’innovazione e la sicurezza delle comunicazioni.
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