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Emergenza rifiuti
19.06.2025 - 15:42
Immagine di repertorio
Le condizioni di lavoro nella raccolta porta a porta tornano al centro dell’attenzione nel territorio servito da ETRA SpA Società benefit. Su iniziativa del Presidente del CdA Flavio Frasson e della Presidente del Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti Antonella Argenti, nei giorni scorsi si è tenuto un incontro con le organizzazioni sindacali Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Fiadel – rappresentate da Maurizio Galletto, Maurizio Fonti, Giulio Deda e Carlo Di Cunzolo – per discutere le criticità del sistema attuale.
Al centro del confronto, le conseguenze sulla salute degli operatori derivanti da un modello di raccolta che impone sforzi fisici significativi, con un’età media degli addetti che supera i 50 anni, e un crescente numero di inidoneità fisiche e malattie professionali. Un fenomeno che non riguarda solo ETRA, ma l’intero comparto nazionale.
Le parti hanno condiviso l’urgenza di soluzioni capaci di garantire la sostenibilità del servizio, contenere i costi, tutelare i lavoratori e rispondere alla sempre più evidente difficoltà nel reperire autisti con patente C, figura ormai rara anche nel settore dell’autotrasporto.
Tra le ipotesi discusse, l’adozione progressiva di sistemi misti o di raccolta stradale, come le isole ecologiche accessibili h24, rappresenta una possibile risposta alle sfide in atto. Tali modelli permettono un conferimento autonomo da parte dei cittadini, alleggerendo il carico operativo del personale.
Diversi Comuni del territorio hanno già manifestato interesse verso questo tipo di evoluzione, attivando interlocuzioni con il Consiglio di Bacino per esplorare modalità di servizio alternative. La recente transizione verso la raccolta meccanizzata della frazione umida in quattro Comuni del Padovano è un primo segnale concreto in questa direzione, con risultati positivi sia in termini quantitativi che qualitativi.
L’incontro si è concluso con la volontà condivisa di mantenere aperto il dialogo, istituendo un tavolo permanente di confronto tra aziende, sindacati e rappresentanti dei territori. L’obiettivo è gestire insieme le criticità attuali e costruire un nuovo equilibrio tra qualità del servizio, sostenibilità economica e tutela della salute dei lavoratori.
Un impegno che guarda non solo agli attori coinvolti, ma all’intera comunità, sempre più attenta alla qualità dei servizi pubblici locali e al benessere di chi li garantisce ogni giorno.
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