Scopri tutti gli eventi
Eccellenza sanitaria
19.06.2025 - 17:10
L'assessore alla Sanità Manuela Lanzarin con il team dell'ospedale di Vicenza
Un traguardo che parla di innovazione, speranza e coraggio. L’Ospedale San Bortolo di Vicenza ha celebrato oggi il trattamento del centesimo paziente con la terapia cellulare CAR-T, uno dei metodi più avanzati al mondo per la cura di gravi forme di leucemia e linfoma. La ricorrenza, che ha visto la partecipazione dell’Assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, rappresenta non solo un primato clinico per la struttura vicentina, ma anche un motivo di orgoglio per l’intero sistema sanitario del Veneto.
“Quando siamo partiti nel 2020 – ha ricordato l’Assessore – c’erano difficoltà autorizzative e organizzative enormi. Ma la Regione ci ha creduto, ha investito e ha sostenuto un progetto che oggi dimostra il suo valore salvavita. Questa è una medicina di precisione, fatta su misura per ogni paziente, in cui nulla è lasciato al caso”.
La CAR-T (Chimeric Antigen Receptor T-Cell) è una terapia che utilizza i globuli bianchi dello stesso paziente, modificati geneticamente in laboratori specializzati negli Stati Uniti o in Germania, per combattere le cellule tumorali. Si tratta di un trattamento altamente complesso, che richiede una preparazione multidisciplinare e la collaborazione di numerose figure sanitarie: ematologi, neurologi, intensivisti, farmacisti e specialisti in medicina trasfusionale.
Durante la conferenza stampa tenutasi oggi a Vicenza, insieme all’Assessore Lanzarin erano presenti anche la Direttrice Generale dell’ULSS 8 Berica, Patrizia Simionato, e gli specialisti dei vari reparti coinvolti. Vicenza è uno dei soli tre centri del Veneto in grado di somministrare la CAR-T, insieme all’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona e all’oncoematologia pediatrica dell’Ospedale di Padova.
Nel percorso CAR-T, la Medicina Trasfusionale gioca un ruolo chiave, in particolare con l’attività di aferesi terapeutica. È in questa fase che i linfociti vengono prelevati dal sangue del paziente tramite separatori cellulari e inviati alla manipolazione genetica. Il tutto avviene in ambienti dedicati, con tempi di attesa ottimizzati tra i 3 e i 7 giorni dalla presa in carico.
Ogni trattamento ha un costo medio di circa 200.000 euro, ma i risultati ottenuti — in termini di qualità della vita, remissioni e guarigioni — giustificano ampiamente l’investimento. Dei circa trecento pazienti candidati, cento sono risultati idonei alla terapia, segno della grande accuratezza nella selezione.
“Oggi, dopo il pionierismo di Vicenza – ha concluso Lanzarin – si discute anche a livello nazionale dell’espansione della rete dei centri CAR-T. Il Veneto, che ha aperto la strada, intende rimanere protagonista anche in questa nuova fase. Abbiamo le competenze, l’organizzazione e soprattutto una squadra di medici e infermieri straordinaria, alla quale va la nostra più profonda gratitudine”.
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516