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Assistenza domiciliare
19.06.2025 - 17:40
Valeria Mantovan
Un milione di euro per formare chi si prende cura ogni giorno degli anziani e dei non autosufficienti. È questa la portata del nuovo Progetto di qualificazione professionale degli operatori di assistenza familiare, presentato oggi presso l’Opera Immacolata Concezione di Padova e promosso da ENAIP Veneto grazie ai fondi FSE+ stanziati dalla Regione del Veneto. Il finanziamento, erogato attraverso un bando dell’Assessorato all’Istruzione, Formazione e Lavoro, mira a dare dignità, competenze e riconoscimento sociale a una figura cruciale ma spesso dimenticata: quella dell’assistente familiare.
Un’iniziativa che risponde a un’esigenza crescente, quella di un welfare sempre più vicino alle persone, flessibile e sostenibile, soprattutto in un contesto di rapido invecchiamento della popolazione. Il progetto intende offrire percorsi formativi accessibili, modulari e adattabili ai bisogni di chi lavora quotidianamente accanto ai più fragili, accompagnando le famiglie e alleggerendo il carico dei caregiver.
«Con questo progetto – ha dichiarato Valeria Mantovan, assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro – la Regione del Veneto si mette in gioco per costruire un nuovo modello di assistenza. Il nostro obiettivo è duplice: migliorare la qualità della vita di chi ha bisogno di cure e valorizzare chi se ne prende cura, offrendo opportunità concrete di formazione e integrazione lavorativa». Mantovan ha inoltre sottolineato l’unicità dell’iniziativa, che intende creare una rete tra soggetti pubblici e privati per dare risposte efficaci e coordinate sul territorio.
Presente alla conferenza anche un delegato dell’assessore alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin, che ha ribadito l’importanza della cura a domicilio: «Restare nella propria casa è un elemento chiave del benessere, specie per chi vive situazioni di fragilità. L’assistenza domiciliare non solo garantisce continuità delle abitudini e dei legami affettivi, ma rappresenta anche una scelta più umana e sostenibile. Per questo – ha aggiunto Lanzarin – la Regione ha previsto un contributo economico della durata di 12 mesi a sostegno dei caregiver che si prendono cura di anziani non autosufficienti».
Il progetto si inserisce in un disegno più ampio di riforma del welfare regionale, che punta su prossimità, professionalità e inclusione, offrendo nuove prospettive di lavoro e, soprattutto, una vita più dignitosa per chi ha bisogno di assistenza.
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