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Due veneti su tre partiranno in vacanza, ma il caro vita resta una minaccia

A dirlo è l’indagine di Confcommercio e Unioncamere Veneto

Due veneti su tre partiranno in vacanza, ma il caro vita resta una minaccia

Foto di repertorio

Sono due su tre i veneti che prevedono di trascorrere le vacanze estive nel 2025, ma la pressione del caro vita e l’aumento dei costi degli affitti continuano a pesare sui consumi e sulle abitudini di spesa. Questo è quanto emerge dall’ultima rilevazione condotta da Confcommercio e Unioncamere Veneto.

Secondo lo studio, la spesa media stimata per l’estate si attesta a 762 euro per eventi enogastronomici, ristoranti e sagre, 434 euro per abbigliamento, calzature e accessori, e 203 euro per viaggi e vacanze. Interessante notare l’incremento del 3% nella ristorazione e nell’acquisto di libri, mentre si registra un rallentamento nelle vendite di dispositivi elettronici come computer e smartphone.

In vista dell’avvio degli sconti previsti dal 5 luglio, il budget per l’abbigliamento rimane sostanzialmente stabile rispetto all’estate scorsa (228 euro a persona), con un lieve calo per le scarpe (182 euro) e una contrazione più marcata per borse e accessori (168 euro).

Il luogo d’acquisto vede una predominanza degli acquisti in periferia, scelta da due veneti su tre, mentre cala del 6% la preferenza per i negozi nei centri storici. Il 60% degli intervistati valuta prioritariamente la qualità del prodotto, mentre il 40% è più attento al prezzo. Resta forte la preferenza per i negozi fisici (69%) rispetto all’online (31%), anche se tra i giovani tra i 18 e i 29 anni la scelta dei negozi tradizionali è in crescita (+12%).

L’indagine mette in luce come l’aumento del costo della vita e la perdita del potere d’acquisto stiano condizionando le decisioni di consumo, con una crescita modesta del +1% rispetto al 2024.

Dal punto di vista turistico, cresce il numero di veneti che si concederanno una vacanza: il 31% resterà all’interno della regione, mentre il 60% si sposterà fuori dal Veneto e il 34% sceglierà mete estere. Tra le destinazioni più ambite si conferma il mare, con un aumento del 3% rispetto all’anno precedente, seguito dalla montagna (32%), i laghi (11%) e le città d’arte, che registrano un calo del 5%.

In fatto di alloggi, si registra un aumento delle prenotazioni in appartamenti (+7%) e hotel (+4%), mentre i bed & breakfast, ostelli e soggiorni presso amici o parenti sono in lieve flessione.

Infine, per la prenotazione dei viaggi si osserva un lieve calo dell’online, pur rimanendo la prima scelta per il 69% dei viaggiatori (in calo di 4 punti rispetto al 2024), mentre aumenta lievemente la quota di chi si rivolge alle agenzie di viaggio, attestandosi al 14% (+2%).

Un quadro che evidenzia un’estate all’insegna di scelte più consapevoli, tra il desiderio di godersi momenti di relax e l’attenzione ai costi di un periodo che resta economicamente impegnativo per molte famiglie venete.

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