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A Vigonza apre la nuova Casa della Comunità: un modello innovativo di sanità territoriale

Presenti otto ambulatori, nuovi servizi e l’esordio dell’infermiere di famiglia

A Vigonza apre la nuova Casa della Comunità: un modello innovativo di sanità territoriale

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È stato inaugurato oggi a Vigonza, in via Paradisi, un nuovo presidio di salute pubblica che cambia il volto dell’assistenza territoriale: si tratta della Casa della Comunità, primo tassello di un piano ambizioso che prevede la realizzazione di 20 strutture simili tra Padova e provincia, grazie a un investimento complessivo che sfiora i 40 milioni di euro.

L’edificio, ristrutturato e ampliato per un totale di 1.100 metri quadrati, è il frutto di un intervento da 1.306.000 euro, finanziato quasi interamente con fondi del PNRR. La Casa della Comunità servirà i cittadini di Vigonza, Villanova di Camposampiero, Campodarsego e Vigodarzere, offrendo servizi sanitari e socio-sanitari di base in un contesto moderno, accessibile e integrato.

“Qui, la salute è di casa”

Alla cerimonia del taglio del nastro hanno partecipato l’Assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, il Direttore generale dell’Ulss 6 Euganea Paolo Fortuna, il Sindaco di Vigonza Gianmaria Boscaro, oltre a numerosi sindaci del territorio, medici di base e rappresentanti istituzionali.
La Casa della Comunità – ha dichiarato il DG Paolo Fortuna – è un nuovo modo di pensare la sanità: più vicina alle persone, capace di offrire risposte coordinate e continuative. Qui, davvero, la salute è di casa”, ha commentato.

Uno degli elementi di maggiore innovazione è l’introduzione della figura dell’Infermiere di Famiglia e Comunità, un professionista con competenze specifiche nella presa in carico di pazienti cronici, fragili e con bisogni complessi, in stretta collaborazione con medici di base, pediatri e specialisti.

Un progetto al servizio del territorio

La nuova struttura nasce dall’ampliamento e dalla riqualificazione del precedente distretto socio-sanitario, al quale sono stati aggiunti 254 metri quadrati. Il progetto, illustrato dall’ingegner Emanuele Scarabel, ha permesso la realizzazione di otto nuovi ambulatori, una sala d’attesa più funzionale, spazi tecnici e servizi accessibili per utenti e personale.

“La Casa della Comunità – ha spiegato il dottor Matteo Ciuffreda, direttore del Distretto Alta Padovana – è pensata per offrire un accesso semplice e coordinato a una vasta rete di servizi. Tutti i professionisti operano in sinergia per promuovere la salute, prevenire malattie e assistere pazienti cronici e fragili”.

I servizi offerti

L’offerta della struttura è ampia e articolata. Tra gli ambulatori attivi:

  • Ginecologia

  • Cardiologia

  • Chirurgia

  • Allergologia

  • Endocrinologia

  • Dermatologia

  • Diabetologia

  • Oculistica

  • Ecografie ginecologiche e cardiologiche

  • Prelievi e prestazioni infermieristiche

Oltre a questi, trovano spazio:

  • Consultorio familiare

  • Continuità assistenziale (ex guardia medica)

  • Ambulatorio MMG (medici di medicina generale)

  • Ambulatorio IFoC (infermiere di famiglia e comunità)

  • Sportello CUP

  • Punto Unico di Accoglienza (PUA)

  • Sala riunioni a disposizione del volontariato locale

Sanità pubblica che guarda al futuro

Con questa prima apertura, l’Ulss 6 Euganea inaugura una nuova fase di sanità pubblica territoriale. I prossimi mesi vedranno la realizzazione di altre 19 Case della Comunità, con l’obiettivo di ridurre la pressione sugli ospedali e potenziare le risposte sanitarie a livello locale. 

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