Scopri tutti gli eventi
Attualità
20.06.2025 - 14:00
Immagine di repertorio
A luglio saranno poco meno di 300 mila i pensionati veneti che riceveranno la quattordicesima mensilità, una misura che da anni cerca di sostenere chi vive con assegni bassi e spesso insufficienti a coprire i costi essenziali. Il beneficio, riservato agli over 64 con requisiti reddituali precisi, interesserà circa il 22% del totale dei pensionati nella regione.
Secondo le stime dello Spi-Cgil Veneto, due terzi dei beneficiari – oltre 200 mila persone – riceveranno l’importo pieno, che va da 437 a 655 euro, in base agli anni di contributi versati. Gli altri, che hanno una pensione superiore ma comunque modesta (tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo), vedranno cifre comprese fra 336 e 504 euro.
Nel 2024, ogni pensionato over 65 ha speso in media 350 euro mensili solo per il cibo, e 870 euro per abitazione, bollette e servizi. E le previsioni per il 2025, complice il rialzo delle tariffe energetiche (+10% secondo Arera), non promettono sollievi.
Nel mirino anche la diseguaglianza di genere: oltre la metà delle pensionate venete (55%) percepisce meno di 1.100 euro netti al mese, con picchi di criticità in province come Rovigo, dove il 43% degli over 65 vive sotto questa soglia.
Il luglio dei pensionati veneti si annuncia dunque come un mese in cui una mensilità in più potrà aiutare, ma non guarire. Perché la fragilità economica della terza età resta una delle grandi emergenze sociali irrisolte del nostro tempo.
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516