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Rientro d’emergenza: atterrati a Verona gli italiani evacuati da Israele

Arrivati con un volo Neos da Sharm El Sheik, erano fuggiti via terra dal confine israeliano dopo l’acuirsi del conflitto

Rientro d’emergenza: atterrati a Verona gli italiani evacuati da Israele

Foto di repertorio

È atterrato alle 3.07 di questa mattina all’aeroporto Catullo di Villafranca il volo speciale che ha riportato in Italia un gruppo di connazionali evacuati da Israele, dopo l’escalation di tensione seguita ai recenti bombardamenti tra lo Stato ebraico e l’Iran.

A bordo del volo charter della compagnia Neos, decollato da Sharm El Sheik, anche due diplomatici ecuadoriani che hanno chiesto supporto all’ambasciata italiana a Tel Aviv. I passeggeri erano arrivati nella località egiziana attraversando via terra il confine di Taba, seguendo un percorso coordinato con il Ministero degli Esteri italiano.

Fuga via terra, poi il volo per casa

Il trasferimento è avvenuto in condizioni difficili ma ordinate. I nostri connazionali, in parte residenti da anni in Israele per motivi di lavoro o studio, hanno scelto di lasciare il Paese in seguito al repentino peggioramento della situazione. Una fuga discreta ma necessaria, resa possibile dall’attivazione di un corridoio umanitario improvvisato attraverso l’Egitto.

Attesa e sollievo al Catullo

Nella notte, familiari e amici hanno atteso con ansia lo sbarco nel terminal veronese. All’arrivo, un misto di sollievo e stanchezza: per molti il rientro ha segnato la fine di giorni carichi di incertezza e paura. Alcuni sono poi ripartiti verso altre città italiane, altri sono rimasti a Verona in attesa di istruzioni.

La Farnesina ha confermato di continuare a monitorare la situazione e di essere pronta ad attivare ulteriori rientri, qualora le condizioni nell’area mediorientale peggiorassero ulteriormente. Intanto, per chi è riuscito a salire su quel volo, l’Italia rappresenta un porto sicuro tornato finalmente a portata di mano.

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