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Guardia di Finanza del Veneto: oltre 62.000 operazioni contro evasione e crimine economico

Scoperte maxi frodi fiscali, 952 evasori totali e sequestri per oltre 93 milioni di euro

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Foto di repertorio

In occasione del 251° anniversario della sua fondazione, la Guardia di Finanza del Veneto presenta un bilancio d’attività imponente, che racconta di un’azione capillare sul territorio a tutela della legalità economica. Solo nel 2024 e nei primi cinque mesi del 2025, i finanzieri veneti hanno eseguito oltre 62.000 interventi e condotto 4.317 indagini, finalizzate a contrastare reati economico-finanziari e infiltrazioni criminali nel tessuto produttivo locale.

Un impegno che, accanto al tradizionale presidio del territorio in occasione di manifestazioni pubbliche, eventi sportivi e consessi internazionali (per oltre 12.000 giornate/uomo già impiegate e almeno 8.000 previste nel corso del 2025), ha prodotto risultati rilevanti anche sul fronte dell’evasione fiscale.

Evasione da e-commerce e offshore

Tra le attività più incisive, spicca la scoperta di 952 evasori totali: imprenditori e lavoratori autonomi completamente sconosciuti al fisco, spesso attivi nel settore del commercio elettronico. Parallelamente, sono stati individuati 2.870 lavoratori in nero o irregolari, a testimonianza di un fenomeno ancora diffuso e insidioso.

Frodi internazionali e truffe sui bonus edilizi

Sul piano internazionale, la Guardia di Finanza ha portato alla luce 53 casi di evasione fiscale transnazionale, legati a pratiche elusive come residenze fittizie, stabili organizzazioni occulte, manipolazioni dei prezzi di trasferimento e detenzione illecita di capitali oltreconfine.

In ambito nazionale, le indagini coordinate dalla magistratura hanno permesso di cautelare e segnalare oltre 640 milioni di euro di crediti d’imposta inesistenti relativi a bonus edilizi ed energetici, oltre a 125 milioni di euro di crediti sospesi prima del pagamento. Complessivamente, 1.412 soggetti sono stati denunciati per reati tributari, di cui 16 arrestati.

Sequestri e controlli mirati

La lotta all’evasione ha prodotto sequestri di beni per un valore di 93 milioni di euro, frutto di frodi e raggiri fiscali. Inoltre, per soggetti economici considerati a rischio fiscale, la GdF ha proposto la cessazione di 188 partite IVA e la cancellazione dal sistema VIES (utilizzato per i rapporti commerciali intracomunitari).

Un impegno a tutto campo

«Questi numeri – si legge nella nota ufficiale del Comando regionale – testimoniano la costante azione di contrasto a ogni forma di illecito economico, con un’attenzione crescente anche verso i nuovi strumenti digitali e le dinamiche internazionali». Un impegno che si traduce in una maggiore tutela per le imprese oneste, il lavoro regolare e la tenuta del sistema fiscale del Paese.

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