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Dibattito cittadino

Venezia tra glamour e protesta: il matrimonio di Bezos accende il dibattito

Tra promozione turistica e dissenso civile, la città si divide sull’evento del magnate americano

L’arrivo di Jeff Bezos in Laguna per celebrare il suo matrimonio ha fatto molto più che riempire le calli di curiosi e fotografi: ha riacceso il dibattito sul modello di sviluppo turistico della città. Da un lato, l’assessore comunale al Turismo Simone Venturini rivendica un evento di alto profilo come simbolo di “turismo di qualità”. Dall’altro, il consigliere Giovanni Andrea Martini denuncia l’ennesimo “insulto alla città” e annuncia nuove mobilitazioni.

Secondo Venturini, l’evento non ha causato disagi alla cittadinanza e ha avuto ricadute economiche e benefiche concrete. “Si parla da decenni di turismo di qualità – ha dichiarato – e quando questo arriva, viene attaccato proprio da chi lo invocava. È un matrimonio come tanti altri che ospitiamo ogni anno, con una ricaduta positiva per il territorio e nessun impatto negativo per i residenti”.

Di tutt’altro avviso Martini, esponente del gruppo civico “Tutta la Città Insieme”, che considera la celebrazione “un insulto a chi vive qui ogni giorno”. “Bezos rappresenta un modello di sfruttamento del lavoro e del territorio incompatibile con Venezia – afferma – e le sue donazioni sono andate all’Ufficio Unesco comunale, non certo ai bisogni reali della città come la ristrutturazione delle case popolari”.

La polemica si estende infatti alla gestione dei fondi e al ruolo dell’amministrazione. Martini accusa l’Ufficio Unesco di aver sostenuto progetti urbanistici contestati, come la torre di Mestre e il Canale Vittorio Emanuele, scelte che secondo lui “non risolvono ma aggravano i problemi della città”.

Intanto, mentre l’amministrazione invita a vedere nell’evento un’occasione di promozione internazionale per Venezia, l’opposizione annuncia ulteriori azioni simboliche per sensibilizzare su temi come crisi abitativa, ambiente e identità cittadina.

Un matrimonio che diventa dunque cartina di tornasole di una città divisa tra accoglienza del lusso e lotta per la sostenibilità. In un equilibrio ancora tutto da trovare.

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