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Immigrazione e lavoro legale: oltre 220 operatori formati con successo nel percorso promosso da Veneto Lavoro

Il progetto Release Plus aggiorna pubblici e privati sulle norme, sfide e strumenti per garantire un mercato del lavoro equo e trasparente in Veneto

Immigrazione e lavoro legale: oltre 220 operatori formati con successo nel percorso promosso da Veneto Lavoro

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Si è concluso con grande partecipazione il ciclo formativo dedicato a oltre 220 operatori pubblici e privati sul tema dell’immigrazione e del mercato del lavoro legale, promosso da Veneto Lavoro nell’ambito del progetto europeo Release Plus e finanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) 2021-2027. Gli incontri, svoltisi tra maggio e giugno presso la sede di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana a Treviso, hanno rappresentato un’importante occasione di aggiornamento su normative, pratiche e problematiche legate all’ingresso e all’inserimento dei lavoratori stranieri nel tessuto economico locale.

Il percorso, organizzato dal Servizio Specialistico Stranieri di Veneto Lavoro con il supporto della rete del Tavolo del lavoro legale e di Confartigianato, ha visto la partecipazione attiva di associazioni di categoria, sindacati e operatori direttamente coinvolti nei processi di accoglienza e integrazione lavorativa. L’obiettivo principale è stato quello di potenziare le competenze degli operatori e promuovere il corretto accesso al mercato del lavoro, sostenendo così lo sviluppo di un contesto lavorativo legale e contrastando fenomeni di sfruttamento come il caporalato.

I seminari hanno approfondito, partendo dai dati più recenti, la situazione dell’immigrazione in Veneto: al 1° gennaio 2024 i cittadini stranieri residenti nella regione sono circa 501mila, con una significativa presenza in provincia di Treviso, che conta quasi 90mila stranieri, pari al 13% della popolazione attiva locale. Nonostante l’ingresso di cittadini non comunitari sia in parte legato a motivi familiari o di protezione internazionale, il lavoro resta un fattore chiave, soprattutto nei settori dell’edilizia, agricoltura e manifatturiero, oltre che nel lavoro domestico dove i lavoratori stranieri superano il 70%.

Grazie all’intervento di esperti di rilievo, tra cui professori universitari e rappresentanti di Prefettura, Questura, Ispettorato del Lavoro, Regione Veneto e Veneto Lavoro, i partecipanti hanno potuto analizzare gli aspetti normativi, le criticità del mercato del lavoro e le migliori pratiche per prevenire lo sfruttamento.

L’iniziativa si inserisce nel quadro più ampio del progetto Release Plus, che punta a rafforzare la rete territoriale contro lo sfruttamento lavorativo e a promuovere una cultura della legalità, valorizzando la collaborazione tra enti pubblici e privati e migliorando la capacità di risposta delle istituzioni verso i cittadini di Paesi terzi.

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